Se non fosse ministro della Difesa, sarebbe il caso di cominciare a difendere i nostri piccoli da questo cespuglio di peli irti come le spine. Ignazio La Russa è brutto, il che non vuol dire che noi siamo belli, ma per lo meno non ci mettiamo del nostro per dare manforte alla natura. Il cecchino d’Italia, il missino diventato istituzione come il Mc donalds nell’Italia della buona cucina o il razzismo colorato di verde, aggiunge allo scarabocchio della natura, la lingua bifurcurta di uno Scilla, il cerchiobottismo dell’alunno che vezzeggia il vecchio professore (Fini) ma lo rinnega per avere un punto in più dal professore di Matematica (Berlusconi). Lo ripetiamo, Ignazio La Russa è la dimostrazione di come l’uomo possa guastare ancora di più la natura, con la cattiva educazione, con il maschilismo da caserma e i denti storti (bambini mettete l’apparecchio, se no vedete comevi finisce). Ma oggi, c’è una novità: Ignazio ha ricevuto un regalo. Si, proprio così, è stato cosi bravo che il prof. Silvio gli ha voluto regalare un suv russo: uno Uaz (che è brutto e antiestetico come le copie dei Jeans versace taroccati dai cinesi o i cannoli fatti a Torino). E lui, non ci ha pensato su, ha dichiarato che è pronto a girare con questo obbrobrio putiniano (infatti l’ha mandato Putin) su per la campagne etnee. Perché, chi lo avesse dimenticato, Ignazio La “Scilla” è originario di Paternò, paese che dovrebbe essere sciolto per infiltrazioni mafiose, ma adoggi mantenuto in terapia intensiva. Ora, va bene come dice Tomasi Di Lampedusa che i siciliani si sentono Dei -We are gods- ma una volta tanto che c’eravamo liberati di una bruttura, una volta tanto che avevamo mandato via questo esempio d’abusivismo artistico, era necessario fare ritornare in Sicilia gli orsi e per di più motorizzati??
Carmelo Caruso