Pubblicato il: 3 Aprile, 2009

Il computer del futuro

il-computer-del-futuroLa tecnologia fa passi da gigante, giorno dopo giorno. Innovazioni sempre pronte, all’avanguardia, alcune molto utili, altre un po’ meno, ma pur sempre molto ingegnose. Immaginarsi, quindi, come potrà essere il personal computer fra dieci anni è compito arduo, ma non impossibile. Ovviamente non si prospetta un futuro utilizzo simile a quello descritto in “Minority Report”, il celebre film di Spielberg, in cui venivano cancellati gli omicidi grazie agli automi: tutto questo rimarrà, probabilmente, sempre fantascienza. Parlo solo di innovazioni pratiche che riguardano i pc, in termini di design, di applicazioni, di nuovi utilizzi e del rimpicciolimento sempre più consistente delle componenti hardware. L’idea che, attualmente, va per la maggiore è quella di archiviare tutti i contenuti personali su internet: praticamente, in un futuro abbastanza prossimo, tutti i nostri file e le nostre applicazioni che salveremo non verranno memorizzate nel nostro personal computer, ma saranno presenti nella rete, in modo da potervi accedere da qualsiasi parte del mondo, anche con un pc che non sia di nostra proprietà. Un processo reso possibile dalla consistente riduzione del prezzo delle memorie di archiviazione di massa e dallo sviluppo notevole della banda larga. Quelle che ci aspettano sono innovazioni rivoluzionarie: assisteremo alla trasformazione del computer da mezzo di sintesi e complicato strumento di lavoro a vero e proprio compagno di vita che ci seguirà ovunque. Ci sarà una trasformazione del nostro modo di vedere, usare e pianificare il computer: modi personalizzabili a seconda della nostra fantasia e del nostro lavoro. Il primo passo che verrà compiuto sarà la diffusione su larga scala del wireless, delle reti mobili, con la conseguente eliminazione totale di fastidiosi fili e cavi vari: un processo che permetterà l’utilizzo dei programmatori in un numero sempre maggiore di impieghi e consentirà di avere una connettività costante. Molto lavoro sarà impiegato anche al miglioramento dell’interfaccia: ci sarà un passaggio al touch screen che porterà all’eliminazione progressiva di tastiere e mouse. Si prospetta anche l’eliminazione dello schermo per i computer da scrivania: verrà collegato un proiettore che sostituirà lo schermo, riproducendo tutti i componenti sulla prima parete disponibile, su qualsiasi superficie libera. Si parlerà addirittura di comandi vocali: noi comandiamo, il computer esegue. Si chiama chatterbot e proviene dalla Francia: basta installare un programma sul nostro pc, che permetterà a questo sistema di svolgere i compiti richiesti dall’utente e di riconoscere il linguaggio naturale. Ci si avvicinerà, quindi, sempre di più ad una simulazione delle capacità umane.

Massimiliano Mogavero

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