Il Sole e La Luna
Caro Dante se tu potessi ancora assistere agli eventi che accadono in questa nostra società cominceresti a dubitare dello scorrere del tempo. Mi sovvengono vagamente le tue digressioni, quelle dell’epoca in cui tentavi di illuminare le coscienze con allegorie e visioni, con poemi e trattati, ponendo l’altrui attenzione sui due fondamentali pianeti che dimorano nel firmamento. Uno dotato di luce propria, l’altro illuminato dalla luce di altri pianeti, uno immenso e imponente, l’altro modesto e più ridotto.. Quella la tua epoca, un’altra rispetto a quella in cui io oggi mi trovo: un’era caotica, frenetica, folle e selvaggia. Si, proprio selvaggia, hai capito bene, il cui nucleo non è più la famiglia ma la ‘clientela’ , poiché il vero motore della società odierna è quel gruppo e giro di energie (pulite?) in grado di apportare contributi a determinati circoli o agglomerati più grossi. Forse oggi qualcuno al posto tuo potrebbe riprendere le tue metafore e adoperarle modificando il loro significato e criptica ti appare forse la mia descrizione, eppure c’è chi ancora ostenta l’importanza del connubio tra la Chiesa e la Politica. Secondo te può essere ancora valido dare credito alla voce di chi vorrebbe radunare un esercito di vescovi al fine di difendere e sostenere il proprio potere nel governo di un paese? Credevo, ahimé, che si fosse incenerita del tutto la convinzione di imporre il proprio ruolo e la propria figura politica attraverso il consenso del Vaticano, manovra oltretutto subdola e poco onesta se si pensa a quanto e come incidano gli ecclesiastici nella vita degli individui. Certe cose, credimi, rasentano il grottesco e tendono a rivestire di ridicolo il nostro paese. “Forza ad una nuova crociata” sembra gridare qualcuno e incita gli uomini in toga e oro a primeggiare le file in una grande parata come sudditi di un nuovo Signore. Che la Chiesa cattolica , con tutti i suoi uomini, stia tranquilla con le sue opere di carità e le sue opinioni (liberamente espresse) sulla vita sociale dell’uomo, ma che non venga interpellata in modo allarmistico come punto di appoggio in un momento delicato… Che la Chiesa sia un appoggio per gli uomini che vogliono vivere tra l’amore e la pace, ma non un pretesto e un’opportunità in più per corroborare un potere politico, per di più, personale. Il peggio, vedi, ti sei risparmiato…
Sabina Corsaro