Immigrati contro la sanatoria-truffa
Catania. Hanno protestato, urlato e manifestato in difesa dei propri diritti: erano più di 2000 gli extracomunitari provenienti da Bangladesh, India, Senegal, Marocco, Tunisia (da registrare l’assenza, prevedibile, dei cinesi) e hanno dimostrato coesione e volontà di affrancarsi da una condizione precaria, di sfruttamento, di irregolarità. La protesta degli immigrati è avvenuta lo scorso 26 Novembre nella centralissima via Etnea, tra la Villa Bellini, la Prefettura e piazza Università, mentre a qualche centinaio di metri l’attenzione generale era catalizzata dall’innaugurazione della nuova Feltrinelli. La protesta degli immigrati si è rivolta innanzitutto contro la sanatoria del 2009 che offriva la possibiltà di regolarizzare la posizione lavorativa degli immigrati limitandosi solo a due categorie, colf e badanti, escludendo di fatto la stragrande maggioranza dei lavoratori stranieri; ma anche la burocrazia e la speculazione hanno giocato un ruolo importante nell’aumentare il disagio di migliaia di uomini e donne provenienti da altri paesi: la studentessa e attivista Soufi Nawal afferma infatti: «Servono innanzittuto spiegazioni riguardo a moltissimi permessi di soggiorno bloccati senza giusta causa, o respinti per vizi di forma assolutamente banali, come una residenza sbagliata che sarebbe sufficiente correggere integrando una rettifica. Serve anche uno sportello unico che si occupi del disbrigo di queste pratiche, per evitare un ping-pong tra questura e prefettura e soprattutto c’è bisogno di assistenza da parte di avvocati onesti che si occupino di questi casi, perché purtroppo molti immigrati si sono dovuti rivolgere privatamente a dei legali, pagando somme ingenti per vedere riconosciuti i propri diritti».
Durante la protesta, una delegazione formata dai rappresentanti delle comunità straniere presenti nel territorio catanese e dai rappresentanti delle associazioni antirazziste è stata ricevuta in Prefettura, per discutere degli aspetti tecnico-giuridici della condizione dei richiedenti il permesso di soggiorno ed è attualmente in attesa di ricevere ulteriori convocazioni. Gli immigrati hanno dimostrato anche a Catania compattezza e determinazione e volontà di fare parte in maniera integrante del Paese, di uscire dai margini della società e del mondo lavorativo nel quale, a causa delle aporie del sistema italiano, sono stati posti troppo a lungo.
Ornella Balsamo