In marcia contro la discarica
Sabato 11 maggio due cortei provenienti dai comuni di Misterbianco e Motta S.Anastasia si sono mobilitati in direzione della discarica di Tiritì, ormai tristemente famosa nell’hinterland catanese. Da anni ormai i comitati “No discarica” e le popolazioni di entrambi i comuni si battono per contrastare l’ampliamento della sopracitata discarica che infligge non pochi disturbi ai cittadini, primi fra tutti i cattivi odori che arrivano ad invadere i centri abitati. La manifestazione arriva in seguito alla chiusura della discarica avvenuta a fine aprile, per raggiunti limiti di capienza, seguita dalla notizia di un ampliamento. La discarica che è gestita dalla società Oikos, raccoglie i rifiuti di dieci comuni etnei, a discapito dei contigui comuni di Misterbianco e Motta, lo ricordiamo,promotori della protesta. Nei giorni della chiusura, conclusasi giorno 8 maggio, i rifiuti normalmente destinati alla discarica di Tiritì sono invece confluiti nelle discariche di Coda Volpe e Contrada Grotte S.Giorgio. Le tubature della discarica sono state messe sotto sequestro dalla Guardia di Finanza lo scorso 6 aprile, a seguito di rivenuti scarichi nei torrenti Rosa e Cuba, che confluiscono nel fiume Buttaceto a Catania. Il sospetto d’inquinamento di queste acque dovuto alla vicina discarica sembra essere stato confermato o comunque rafforzato dalla morte di 19 pecore che evidentemente si servivano di quelle acque e i cui cadaveri sono stati prontamente inceneriti, cosi da rendere difficili eventuali perizie. A denunciare i fatti all’epoca fu un cittadino che si accorse della presenza di acque rosse nel torrente,di certo un segno che non indica acque salubri in cui fare bagni di salute. Le popolazioni dei due comuni rappresentati dai loro comitati chiedono al neo-insidiato governo Crocetta la chiusura e la bonifica della discarica di Tiritì, la sua delocalizzazione in rispetto della legge regionale n 9 del 2010 che stabilisce la distanza di almeno 5 km dai centri abitati. Non meno importante il comitato ha anche richiesto di annullare l’ampliamento della discarica in direzione della contrada Valanghe d’inverno, cosa che porterebbe la discarica a una distanza di circa 500 m dai centri abitati. Una battaglia davvero difficile da non sostenere quella dei comuni di Misterbianco e Motta, a tutela della salute dei cittadini,degli animali, e di un paesaggio, quello della valle del Sieli, che potrebbe solo arricchire il patrimonio naturalistico del territorio etneo.
Rosa Rita Bellia