Pubblicato il: 3 Maggio, 2010

Into the wild

Stati Uniti – Chris è un giovane di 22 anni, appartenente ad una famiglia benestante del West Virginia. A causa del rapporto problematico con i suoi genitori, dopo essersi laureato con il massimo dei voti all’università di Atlanta, dona in beneficenza i suoi 24 mila dollari di risparmi, abbandona i suoi beni materiali e parte per un viaggio attraverso l’ovest degli  Stati Uniti. Adottato il nome di Alexander Supertramp (Supervagabondo), Chris gira tutto l’ovest fino al Messico facendo l’autostop per terminare la sua corsa in Alaska, nelle terre selvagge ed estreme, dove può vivere a contatto con la natura incontaminata.

“Into the wild”, scritto e diretto da Sean Penn, è il racconto della storia vera di Christopher Johnson McCandless, trovato morto nell’agosto 1992 dentro un autobus abbandonato nel Parco nazionale di Denali in Alaska. Ossessionato dalla storia, lo scrittore ed alpinista Jon Krakauer ha ricostruito la vicenda nell’omonimo libro da cui è tratto il film, grazie ai diari del giovane trovati sull’autobus. Sean Penn ha dovuto aspettare ben 10 anni per avere l’assenso della famiglia di Chris per poter girare il film. Notevole l’interpretazione di Emile Hirsch, che ha ricevuto il premio come miglior attore dal National Board of Review. Splendida la colonna sonora, interamente scritta ed interpretata da Eddie Vedder.

“Into the wild” è una storia di vita, di libertà, di purezza, di semplicità. È la ricerca della libertà più estrema, più selvaggia, senza vincoli materiali. É l’amore di un giovane per la vita e per la natura attraverso il ricordo e l’insegnamento che è riuscito ad infondere nelle persone che ha incontrato e segnato durante il suo viaggio. Qualcuno lo definirebbe pazzo, ma nelle sue ultime parole ritrovato sul bus sta tutto il senso della sua storia e del suo viaggio: “Ho vissuto una vita felice e ringrazio il Signore. Addio, e possa Dio benedirvi tutti”. La futilità dei beni materiali e la ricchezza della vita interiore.

Diego Bonomo

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