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Io Pretendo Dignità

Una delle associazioni no-profit più importanti e con maggiore influenza nell’intero panorama mondiale è Amnesty, che dal 1961 opera in difesa dei diritti umani. Abbiamo parlato con Andrea Cuscona del gruppo Amnesty Italia72 circa le attività di questa associazione.

Come opera Amnesty nel mondo e nel territoro italiano?

Amnesty conta oltre 2 milioni di associati in 140 paesi del mondo. In ognuno di essi vi sono delle problematiche a cui prestiamo attenzione e che analizziamo attentamente attraverso operazioni di studio sul territorio da parte di numerosi esperti. Nei casi più eclatanti lanciamo delle campagne a livello mondiale, che grazie a raccolte di firme e manovre di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e azioni di lobby sui governi locali hanno spesso portato a risultati rilevanti. Grazie alla nostra campagna sulla pena di morte, ad esempio, abbiamo ottenuto l’effettiva abolizione de iure o de facto di questa pratica in diversi paesi. Altre importanti campagne sono state quella contro la violenza sulle donne e quella contro il commercio delle armi.

In un moto di anti-campanilismo chiediamo se, vista la presenza nella nostra città di quartierini un pò “all’antica”, si siano riscontrati casi di violenza sulle donne a Catania.

In realtà, di solito, ogni sezione non si occupa dei casi legali ai territori a cui appartiene, questo per evitare che i membri di Amnesty subiscano ritorsioni da parte dei governi del loro paese. In un paese come l’Italia non si corre questo rischio, ma sono diversi gli stati in cui i nostri associati hanno subito gravi atti di violenza. Vi sono comunque delle eccezioni, ad esempio Amnesty Italia sta tentando di opporsi allo sgombero forzato dei campi nomadi a Roma. Per quel che riguarda la campagna contro il commercio delle armi, è evidente come sia una battaglia difficilissima visti gli enormi interessi in ballo. Nella stessa Italia il commercio è fiorente, visto che il nostro paese è tra i primi produttori mondiali di mine antiuomo. Le leggi poi non ci aiutano. Pensate solo che in molti paesi il legislatore ha vietato il passaggio al confine di armi intere. Intere, il che vuol dire che un fucile smontato può benissimo attraversare le frontiere.

Puoi darci più informazioni sulle prossime campagne di Amnesty?

La campagna di cui ci stiamo attualmente occupando a livello mondiale è una delle più vaste e ambiziose che siano mai state portate avanti. Si chiama “Io Pretendo Dignità”, e vuole combattere su più fronti la povertà: le disastrose condizioni di vita nelle baraccopoli che circondano alcune grandi metropoli; la mortalità materna;  la responsabilità delle grandi multinazioni nei processi di impoverimento dei paesi del terzo mondo, ad esempio lo sfruttamento petrolifero nella regione del delta del Niger.

Tomas Mascali