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L’Italia degli allenatori

Aprile, aria di primavera. Si risveglia la natura coi suoi colori ed i suoi odori e si desta anche l’allenatore sopito nell’animo di ogni italiano. I campionati europei di calcio sono ormai alle porte e nelle città del bel paese impazza il “TotoConvocazioni“. Tutti si sentono in dovere di affiancarsi – o nella maggiore delle ipotesi sostituirsi – a Roberto Donadoni e stilare una personale lista dei 23 giocatori degni di rappresentare la nazione in territorio austro-svizzero. Dopo i fasti degli ultimi mondiali le aspettative dei tifosi – “pseudocompetenti” e non – nei confronti degli azzurri sono quanto mai elevate e non è un caso, quindi, se il dibattito è così acceso. Dei trionfatori di Berlino, infatti, molti non saranno disponibili per la spedizione europea e gli sportivi già ne avvertono l’assenza. Giocatori di comprovata classe quali Nesta e Totti hanno da tempo comunicato il loro ritiro dalle scene internazionali, mentre altri come Inzaghi, Oddo, Iaquinta, Gilardino e Materazzi stanno vivendo una stagione dalle prestazioni altalenanti, che ne mette in dubbio la partecipazione alla kermesse UEFA. Se a ciò si aggiunge l’assenza certa di un leader esperto e carismatico del calibro di Angelo Peruzzi, ritiratosi al termine della passata stagione dall’attività agonistica, si inizia a comprendere l’insofferenza dei supporter. I campioni di acclarata affidabilità, dunque, si contano sulle dita di una mano. Buffon, Cannavaro, Zambrotta, Pirlo e Toni rappresentano il quintetto base sul quale il C.T. intende plasmare la squadra che dovrà contendere il titolo a temibili compagini quali Francia, Germania, Olanda, Spagna, Repubblica Ceca e Portogallo. Un contributo prezioso per la vittoria finale, tuttavia, potrebbe anche arrivare da un sesto fuoriclasse, tanto discusso quanto amato, che di nome fa Alessandro e di cognome Del Piero, il quale a suon di prestazioni esaltanti si sta guadagnando sul campo il diritto a comparire nella famigerata lista, sebbene il rapporto col successore di Lippi sembri non essere proprio idilliaco. Il cuore degli intenditori, quindi, batte forte per il capitano juventino. La speranza è che tra le varie pulsazioni si possa udire anche il palpito di Donadoni.

Andrea Bonfiglio