Killer Klowns from outer space
Quanto bizzarra può essere l’idea alla base di un film? Molto, se consideriamo che in questa pellicola di Stephen Chiodo una masnada di alieni cone le sembianze di clown atterra in una tranquilla cittadina americana in un’astronave a forma di tendone da circo, e inizia a ucciderne tutti gli abitanti stipandoli in giganteschi stecchi di zucchero filato e nutrendosi del loro sangue. Esatto, clown alieni, zucchero filato, tendoni da circo. Il film è valido sotto diversi punti di vista. Non si prende sul serio (per fortuna, e ovviamente) e vi sono diverse scenette divertenti e frasi talmente stupide e decontestualizzate da risultare simpatiche. Gli effetti speciali sono a tratti trascurabili e a volte pessimi, tecnicamente parlando, ma dal punto di vista “artigianale” il regista e gli scenografi hanno avuto delle buone idee e molta fantasia. Sono riproposte in chiave horror tutte le immagini che tipicamente leghiamo alla figura del clown, e la sequenza finale all’interno della loro astronave presenta tutta una serie di ambienti sopra le righe e ricchi di inventiva. Pure il design dei cattivissimi Klown è azzeccato, risultando buffo e inquietante al tempo stesso con il loro andamento goffo, i versi striduli e il ghigno malefico. Il film pecca, invece, nel cast (ma si sa, in pellicole del genere avere capacità recitative quasi nulle pare essere un requisito essenziale) e in una certa fiacchezza di fondo. Se si fosse premuto sul pedale dell’acceleratore specie per quanto riguarda la violenza e lo splatter, prendendosi anche il rischio di risultare a volte di cattivo gusto, staremmo parlando di un film di tutt’altro livello. Così invece è solamente un discreto film di intrattenimento e un’occasione per metà sprecata.
Tomas Mascali