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L’amara Veritas

Da vari giorni ormai in Via Etnea, all’altezza della Prefettura, un gruppo di manifestanti ha stabilito un presidio permanente per far sentire la propria voce. Abbiamo parlato con uno di loro, Antonio, dipendente (anzi, ex-dipendente ormai) della società di vigilanza Veritas, e scopriamo che la loro situazione ha davvero dell’incredibile. Già nel 2006, ci dice Antonio, erano cominciati i problemi, come l’insolvenza fino a cinque mesi nel pagamento degli stipendi e le proteste, con dodici giorni e dodici notti di sciopero davanti alla Prefettura. Ma, non si sa come, la proprietà dell’azienda (la famiglia Santangelo) riuscì a farsi passare per servizio pubblico in modo da revocare il diritto a uno sciopero del genere ai lavoratori. Nel 2009 altri episodi eclatanti, come la protesta sul tetto dell’ospedale Cannizzaro, (edificio di cui la società curava la vigilanza), non produssero altri effetti che le minacce dei proprietari, pronti a bloccare totalmente gli stipendi.  Quando chiediamo cosa abbiano fatto le istituzioni per aiutarli, la risposta di Antonio è spiazzante. Nessuno ha fatto niente, ci dice. La situazione degli istituti di vigilanza a Catania è insostenibile, negli anni passati sono state rilasciate licenze a chiunque, persino a società con nessun dipendente, e si è arrivati ad avere 33 istituti operanti contemporaneamente. Se si pensa che una metropoli come Milano ne ha in tutto cinque, si comprende come questo affollarsi selvaggio del settore abbia generato una corsa al ribasso che ha portato gli istituti a richiedere cifre inferiori a quelle necessarie per mandare avanti l’impresa e pagare gli stipendi. Chiediamo infine cosa sperano di ottenere con quest’ultima protesta. Antonio ci dice che semplicemente vogliono lavorare, e visto che l’ospedale Cannizzaro non vuole più vigilanza nei suoi locali, non permettendo dunque un ricollocamento degli impiegati della ex-Veritas, chiedono aiuto al comune. Solo ora la Prefettura pare interessarsi alla loro vicenda, in particolare il vice-prefetto Sinesio. «L’impressione però è che stia combattendo solo contro tutti», dice Antonio. Inoltre il 29 Novembre vi sarà un’udienza in tribunale, poiché i dipendenti dell’istituto hanno chiesto un’istanza di fallimento verso la Veritas, che attualmente è in liquidazione.

Tomas Mascali