L’autonomia e l’indipendenza dei figli
Fin dalla prima infanzia è opportuno abituare i figli all’autonomia e all’indipendenza, quanti figli si ritrovano ormai grandi ancora dipendenti dai genitori e come sono orgogliosi quei genitori che ancora si occupano di loro, gli preparano i vestiti per andare in ufficio, gli cucinano i piatti preferiti, li viziano in tutto.
Sono gli stessi genitori che hanno imboccato i figli a tavola fino a 6 anni, li hanno sempre lavati e vestiti, e i figli non sanno nemmeno dove sono riposti i vestiti, come si spolvera una stanza, come si cucina un piatto di pasta, d’altronde perché prendersi il disturbo di imparare qualcosa che altre persone fanno con immensa gioia al posto tuo? E poi non si possono nemmeno ascoltare perché non si vergognano di dire che ancora nonostante il pargolo abbia 30 anni gli sbucciano la frutta, gli sistemano la biancheria, si sentono i genitori più in gamba del mondo e non viene loro mai il dubbio che così facendo il figlio non diventerà mai indipendente e autonomo, non crescerà mai e sarà poi difficile costruire insieme ad una donna o un uomo la propria famiglia e iniziare un percorso nuovo contando soltanto sulle proprie forze senza nessun aiuto.
Ogni bambino ha il diritto ad essere educato all’autonomia e all’indipendenza, ho visti tanti bambini insofferenti vicino ad una mamma soffocante che gli mette il cappotto, gli attacca le scarpe, lo imbocca..i bambini sono curiosi, attenti e pronti ad agire, vorrebbero mangiare da soli come i grandi, lavarsi e vestirsi da soli, vorrebbero semplicemente essere liberi, è un loro diritto come il sostituirsi al bambino è un bisogno del genitore.
Cucinando i loro piatti preferiti, preparandogli i vestiti, non facendo fare niente a casa la mamma sta dicendo al figlio “Avrai sempre bisogno di me, come la tua mamma non c’è nessuno” e così si ritrovano sposati a 30 anni che non sanno fare assolutamente nulla a casa e se sono donne forse riusciranno ad imparare o forse continueranno a farsi aiutare dalla mamma portandole il bucato e aspettando piatti pronti da portar via, e se sono uomini spetterà alla moglie il compito di insegnargli tutto, compito che doveva essere della mamma.
Ogni bambino, maschio o femmina senza nessuna differenza, deve essere autonomo nel vestirsi, lavarsi e mangiare e deve contribuire anche se in minima parte alla cura della propria stanza e della casa, i giocattoli vanno riposti nei contenitori, i vestiti nell’armadio, il letto sistemato e così via indipendentemente dal sesso del bimbo, ancora purtroppo ci sono famiglie in cui i genitori chiedono aiuti per le faccende domestiche soltanto alle figlie femmine e non ai maschi ma ovviamente questo dovrebbe appartenere ad un’altra epoca.
Ultima considerazione o provocazione su questo tema: se i genitori sono così soffocanti ed invadenti forse arrivati alla soglia dei 30 anni dovrebbero essere i figli a mandarli a quel paese e cercare di essere indipendenti?
La Pedagogista, Mediatore Familiare
Dott.ssa Claudia Dell’Aquila