Pubblicato il: 6 Ottobre, 2009

La guerra di Lombardo: “Il mio Luigi Sturzo”

La guerra di Lombardo«Sturzo era intransigente e pragmatico». Raffaele Lombardo non osa dirlo, ma nella figura del sacerdote di Caltagirone vede se stesso. E’ il 2 Ottobre, il Consiglio dei Ministri ha appena dichiarato lo stato d’emergenza per le frane nel Messinese. La Sala stampa del “Convegno internazionale sturziano” è tutta per il presidente della Regione e per le notizie sul disastro. Ne fa le spese Giuseppe Castiglione: il presidente della Provincia di Catania lancia un’occhiata all’eterno rivale, sommerso dalle telecamere, e si allontana solo e perplesso. Il secondo round va in scena sul palco. Castiglione va giù duro: «per Sturzo, nessun regionalismo doveva sminuire il ruolo del governo centrale. Le funzioni dello Stato non potevano che avere un’unica espressione popolare: il Parlamento nazionale». Lombardo risponde conquistando la platea, col suo tono informale, sottilmente pedagogico. Spiega e orienta senza montare in cattedra, ostentando accentuazioni dialettali.

Presidente Lombardo, oggi il federalismo fiscale apre la strada a un rapporto più stretto tra istituzioni e forze produttive del territorio. In Lombardia c’è l’asse Lega Nord – Compagnia delle Opere. Qui in Sicilia, a cosa si lavora?

Noi abbiamo una struttura produttiva debole. Potrebbe essere sostenuta, più che con i fondi strutturali, con un credito d’imposta equivalente a una forma di fiscalità di vantaggio. E’ questa la misura che può potenziare le vocazioni economiche della Sicilia. Il cambio di marcia rafforzerebbe il sistema tributario e le entrate fiscali, un obiettivo fondamentale. Anche per questo, rivendicheremo le accise petrolifere, oggi incassate dallo Stato. Pensiamo a una Sicilia, da qui a qualche decennio, sottratta alla schiavitù del petrolio.

Il credito regionale avrà dalla sua una ‘Banca del sud’?

Dobbiamo attrezzarci, ma l’iniziativa spetta al governo. Sturzo si attrezzò con una banca locale che ebbe anche altre sedi. Oggi stanno nascendo diversi istituti di credito che, se si mettono in rete, possono costituire una grande banca. L’idea di una ‘Banca del sud’ ha la stessa ispirazione ideale di ogni iniziativa di Sturzo: la centralità e la conoscenza diretta della persona. Non ingenti patrimoni dovevano essere la garanzia dei prestiti, ma la cognizione della serietà e della competenza di ciascun imprenditore, a cominciare dai piccoli. La conoscenza del territorio e delle persone non può appartenere alle grandi banche multinazionali. La cieca applicazione dei parametri del credito mette in ginocchio la nostra economia.

Dal suo intervento e da quello del presidente Castiglione, emergono due letture diverse del pensiero di Sturzo. Quanto incidono sulla distanza fra MPA e PDL, nel perseguire gli interessi della Regione?

Sturzo ci ha insegnato l’intransigenza. Per quanto mi riguarda, c’è un’azione di risanamento da perseguire, anche a costo di andare a casa. L’intervento sui guasti e sugli sconci che stiamo individuando, continuerà. Ho un progetto di risanamento su cui sono pronto a dialogare, ma su questo non ricevo proposte. Non sono disponibile alla logica dell’accomodamento e della perpetuazione di quanto è avvenuto negli ultimi sessant’anni di autonomia.

Perché crede che Sturzo, da Senatore a vita, abbia aderito al gruppo misto e non a quello della Democrazia Cristiana?

Sturzo non pagò la coerenza soltanto con l’esilio, ma anche con l’isolamento. Quel che diceva non era comodo, anche se moderno e attualissimo. Spesso fu un incompreso… [La guerra continua, N.d.R.].

Enrico Sciuto

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  1. Enrico ha detto:

    Caro Caruso,
    La ringrazio dell’attenzione.
    Molte delle questioni che solleva chiamano legittimamente in causa i suoi criteri del giudizio politico circa l’operato della giunta Lombardo. Risponderle su queste, richiederebbe di far ricorso ai miei. Converrà che il mestiere del giornalista è un altro.
    Mi permetto comunque di segnalarle una nota politica, pubblicata a mia firma su questo stesso settimanale. Risale al 14 Luglio: http://www.loschiaffo.org/una-giunta-sotto-lombrellone/

    Vengo dunque al merito della mia “risposta”: il senso della scelta stilistica.
    Dall’articolo traspare una leggera ironia per i toni da barricata dell’On. Lombardo.
    In fondo, stiamo parlando del presidente della Regione, non del capo dell’opposizione. Va da sè che il richiamo all’opera e al pensiero di Sturzo era quasi d’obbligo in quel consesso, dunque ogni esponente politico vi ha fatto, a suo modo, ricorso. Quel che mi ha spinto a riferire di Lombardo e non di Castiglione, sta nella verve polemica del personaggio. Tutto il resto attiene alla sfera dei fatti. Che questi siano un bene o un male per la Sicilia, sta a Lei e ai lettori deciderlo.
    Cordiali saluti,
    e.s.

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  2. Sebastiano Caruso ha detto:

    Dall’articolo del Signor Enrico Sciuto traspare un leggero esporsi a favore dell’On. Lombardo, lo si evince dagli elogi che esso propone del Presidente nonchè all’esasperato senso di immolazione della carica dello stesso.
    A parere del tutto personale, mi è facile dire che il Presidente Lombardo anzichè amministrare come si dovrebbe una Regione sta pensando ad intraprendere una guerra contro il PDL che non porta niente di buono ne a lui ne alla regione intera.
    Le frecciate che si lanciano lui e Castiglione non sono degne certo di Sturzo, del quale lui si dice simile in tutto, per nulla. Sturzo avrebbe cercato senz’altro il benessere di tutti e non il potere di una fazione politica.
    Quando poi parla di risanamento fa venire il ribrezzo. Proprio lui che ha ingrossato di dipendenti (raccomandati da….?) le “partecipate” della Regione al punto di farle indebitare e con l’unica conclusione che quei debiti doveva pagarli proprio la regione stessa; lui che con il piano di rientro della sanità sta seminando più morti e distruzione di una guerra (in ultimo Filippo Li Gambi a Mazzarino); lui che parla di piani di rientro qua e la ma non riduce le indennità degli assessori, ivi compresa la sua; lui che pur di stare a Catania invece che a Palermo (come tutti i presidenti di regione) fa fare la spola a scorta e autoblu. Potrei continuare all’infinito….questo governo regionale ha fallito e non si infanghi la figura di Luigi Sturzo, caro sig. Sciuto lui si era intransigente e pragmatico, altro che guerre che continuano.

    Sebastiano Caruso

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