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La letteratura che fa orrore

Mein Kampf – Adolf Hitler-
Il genere horror (che poi sarebbe preferebile definirlo modo letterario) è uno dei più affascinanti che caratterizzano certi filoni letterari. Tra fantastico e perturbante chi non ha mai letto le pagine di un libro di Poe o di Hoffmann? La letteratura d’horror è molto variegata nei suoi sottogeneri e si prova per essa, spesso, una vera e propria mania. Ma c’è una letteratura che più di altre fa orrore senza che contenga descrizioni meticolose e impeccabili in riferimento ad assassinii, riti funebri e altra roba repellente. ‘Mein Kampf, una sorta di coscienza manifesta di Hitler’ è uno di questi esempi. Forse non si dovrebbe sprecare nemmeno un rigo per parlare di questo libro o forse, è credo più a questo, si dovrebbe prendere questo scritto come emblema dell’assurdità degli ordigni mentali di certi uomini. Lunghi dibattiti hanno seguito la sua pubblicazione, non si resti infatti sorpresi se tanta gente abbia voluto abolire il testo dalle librerie e da altri circuiti commerciali. Ma sappiamo bene che la censura di ciò che è insano e nello stesso tempo indimenticabile genera solo silenzio e indifferenza. Invece il libro in questione va fatto conoscere, così come agli studenti di medicina, vengono distribuite le liste dei medicinali che sono letali all’uomo. Quello che successe negli anni ’30 non va dimenticato, così come non va lasciato nel passato l’insieme dei pensieri (perversi e incomprensibili umanamente) di un uomo che ha preteso di elevare una razza umana a scapito di altre, usando l’alibi della volontà del Dio cristiano da lui invocato. Leggetevelo se vi capita e fatelo leggere ai vostri figli, per capire e per condannare gli “orrori della storia passata” (così come si legge sul frontespizio del libro, attraverso delle frasi che il mondo ha sentito in dovere di far precedere al testo).

Sabina Corsaro