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La musica nel cuore

Quando la musica bussa alla porta del cuore è impossibile non aprirle e quando ciò accade essa diventa una guida ed una fedele compagna di viaggio nella ricerca della felicità. “La musica nel cuore”, con la regia di Kirsten Sheridan, è un film molto coinvolgente, sospeso tra realtà e fantasia. Esso racconta la storia di Evan (Freddie Highmore), un bambino cresciuto in orfanotrofio con un unico grande sogno: ritrovare i suoi genitori. Evan è attratto da tutto ciò che produce suoni e che si trasforma in musica: il vento tra i campi, il rumore dei passi, lo sfiorarsi dei bicchieri ed egli “crede nella musica come certe persone credono alle favole”. “La musica è ovunque intorno a noi – pensa il bambino – non bisogna far altro che ascoltare”. Ad Evan, però, piace immaginare “che quello che sente sia un dono di sua madre e di suo padre” ed in effetti è stata la musica, undici anni prima, a far incontrare ed innamorare Louis (Jonathan Rhys Meyers) e Lyla (Keri Russel): lui è un giovane chitarrista e lei una brava violoncellista. A causa delle circostanze, Lyla viene separata dal suo bambino e negli anni a seguire conduce una vita triste e malinconica, priva di musica; anche Louis, dopo aver perso il suo amore, decide di abbandonare la chitarra. Nel film passato e presente si intersecano per raccontare una storia sempre più avvincente e delicata. Nel frattempo Evan, guidato dalla musica, va alla ricerca dei suoi genitori e giunge nella caotica New York: il bambino rimane esterrefatto di fronte ai mille “suoni” della città. I clacson impazziti delle automobili, il rumore della folla mentre cammina, le parole confuse della gente diventano per Evan una preziosa fonte di ispirazione per creare musica ed, improvvisamente, il mondo gli appare come una gran orchestra che egli è chiamato a dirigere. A New York Evan incontra Mago (Robin Williams), che lo fa esibire per le strade come suonatore ambulante sotto il falso nome d’arte di August Rush; tuttavia, la musica ha in serbo per Evan altri percorsi. August si rivela un bambino prodigio, sente scorrere i suoni intorno a sé e li trasforma in note scrivendo, infine, pezzi complicatissimi che lasciano esterrefatti i luminari di un’ illustre scuola di musica. Nel frattempo Lyla scopre l’identità del figlio, che credeva morto e va alla sua ricerca, mentre Louis, dopo anni di incertezza, decide di tornare a suonare e di rintracciare la donna che anni prima gli aveva rubato il cuore. La musica è un filo invisibile che collega le anime e i destini: sarà essa a scrivere il finale di questa storia ricca di magia e sentimento.

Francesca Squillaci