Il progetto era iniziato nel 2001, da quest’anno la rassegna torna al Teatro Stabile per iniziativa del direttore Giuseppe Di Pasquale che ha lavorato nel corso di questi sette anni a “Gesti” insieme a Guglielmo Ferro. Questo teatro è all’insegna della sperimentazione e della modernità e quest’anno gli spettacoli in programma prevedono una miscellanea di discipline artistiche: dalla danza ai video, dal teatro di marionette al teatro di parola, dalla musica ai libri. Guglielmo Ferro ci tiene a sottolineare l’obiettivo di questo progetto: il teatro deve tornare ad essere assemblea, deve far parlare la gente, dev’essere condiviso. Per questo il 17 ottobre alle 20 e 30, si terrà al Teatro Stabile una festa di presentazione che offrirà la rassegna al pubblico, attraverso un “assaggio”. Gli spettacoli di quest’anno sono tredici (sette in abbonamento, cinque in opzione e un tagliando omaggio): la rassegna inizierà il 4 e il 5 dicembre con Pinocchio, tratto da Collodi e riadattato da Maria Grazia Cipriani. Seguirà il 18,19 e 20 dicembre Malediction, spettacolo organizzato da una compagnia teatrale olandese, la Dudapaiva Company of Amsterdam: caratteristica della compagnia è la sperimentazione della fusione tra danza moderna, visual theatre e multi media. Il 28, 29, 30 e 31 gennaio 2010, andrà in scena La ballata del vecchio marinaio, da Samuel Taylor Coleridge con la regia di Guglielmo Ferro: la nota storia del vecchio marinaio cantata anche dagli Iron Maiden, rivivrà sul palcoscenico con Sebastiano Tringali e Ida Carrara. Il Caso di Dorian Grey andrà in scena il 19, 20 e 21 febbraio: lo spettacolo è una reinvenzione del romanzo di Wilde (che vede Dorian come protagonista assoluto), ma in questo caso sul palcoscenico si contenderanno la scena tre personaggi: Henry, Basil e Dorian. La trama è ripensata nei termini di un’indagine processuale su un intreccio che nella sua interezza non è noto a nessuno dei tre personaggi. Della Compagnia figli d’arte Cuticchio, andrà in scena dal 26 al 28 febbraio Dal Catai a Parigi- Angelica alla corte di Re Carlo: è la versione popolare di uno dei cicli cavallereschi più famosi, quello carolingio. Seguiranno nei mesi successivi La menzogna di Pippo Delbono, Non muore nessuno di Perroni con la regia di Borgia e come spettacoli in opzione: Le mille bolle blu di salvatore Rizzo, A. Semu tutti devoti tutti? Della Compagnia Zappalà Danza, Sugo Finto di Gianni Clementi, Parole mute di e con Francesca Vitale, Io ho fatto tutto questo con la regia di Maria Arena e L’isola diversa che con la regia di Monica Felloni e Piero Ristagno, porterà sul palcoscenico alcuni disabili per sottolineare il significato della diversità che quest’opera suggerisce.
Elena Minissale