Un piccolo centro dove il candore della neve che imbianca il paesaggio viene improvvisamente macchiato dal rosso vivo del sangue di atroci delitti compiuti ad opera di un serial killer. Una serie di brutali omicidi che gettano scompiglio tra la popolazione e che hanno inizio con l’arrivo in paese di un curioso uomo e di un’inquietante bambina dal viso pallido e scarno. La dodicenne Eli, infatti, stabilitasi nell’appartamento di fianco ad Oskar, è una ragazzina molto strana ed introversa che sembra immune alle gelide temperature del posto e che esce solamente al calare della sera. Tutti elementi, dunque, che suscitano molta curiosità, soprattutto nel giovane Oskar che, nell’intento di avvicinarsi sempre di più alla giovane ragazza, verrà così a conoscenza del suo terribile segreto scoprendo la sua reale identità di vampira. Una tragica rivelazione che sconvolge il giovane, ma che non gli impedisce di affezionarsi ancora di più alla piccola Eli. I due stringeranno così una tenera amicizia che li legherà profondamente e che porterà il ragazzo a proteggere con determinazione la verità sulla sua giovane amica. Tratto dall’omonimo romanzo di John Ajvide Lindqvist, il film “Lasciami entrare”, di cui l’autore ha scritto anche la sceneggiatura, è una romantica storia di fedeltà ed amicizia in cui i protagonisti sono due ragazzi che hanno in comune solitudine, sofferenza ed emarginazione. Costretti a crescere prima del previsto, nel caso di Eli perché condannata a trascorrere la vita nel corpo di una bambina e in quello di Oskar perché costretto a difendersi dalle angherie ed umiliazioni del prossimo, entrambi troveranno conforto l’uno nella presenza dell’altro creando così un rapporto indissolubile che segnerà per sempre le loro vite. Nonostante si tratti di due soggetti molto giovani, il film dipinge il ritratto di una romantica relazione amorosa che, seppur affacciandosi alla modernità in quanto ridisegna in veste nuova la figura del vampiro, non ha nulla da invidiare alle intramontabili storie d’amore che hanno reso celebri pellicole come il “Dracula di Bram Stoker” (1992) di Francis Ford Coppola o l’ “Edward mani di forbice” (1990) di Tim Burton. Inoltre, sulla scia di recenti film come “Twilight”, “Lasciami entrare” porta alla ribalta il tema del vampiro spogliandolo della sua aurea macabra e tetra per ripresentarlo come un essere dalle capacità fisiche straordinarie ma dalla grande fragilità emotiva tipica di colui che è consapevole di dover vivere in eterno, costretto ad essere per sempre vittima della sua condizione omicida.
Greta Montesano