Mitifest: Marylin, sei la donna più triste che io abbia conosciuto
Ma tu continuavi ad esser bambina,
sciocca come l’antichità, crudele come il futuro,
e fra te e la tua bellezza posseduta dal potere
si mise tutta la stupidità e la crudeltà del presente
te la portavi sempre dietro come un sorriso tra le lacrime
impudica per passività, indecente per obbedienza.
Sabato 23 maggio 09, al Coro di Notte dell’ex Monastero dei Benedettini, Rosario Castelli ha presentato, all’interno del Mitifest, un video realizzato da alcuni studenti universitari dedicato alla Diva, a Marylin Monroe, al suo non essere, al suo dramma, alla sua condanna, alla sua innocenza, al suo consumo. Il professore Castelli in poco tempo e con parole semplici ma efficaci, ha ripercorso tutto il cammino di Marylin: non soltanto dai film degli inizi fino a Niagara che la consacrò, ma anche e soprattutto dalla sua innocenza e dalla sua bellezza trascinate progressivamente in un feroce vortice di business che comporterà la morte di Marylin come individuo e come persona e, conseguentemente la sua intensa e profonda infelicità. Il 5 agosto 1962 Marylin muore dando inizio al mito di una bellezza eterna, alimentato da un cinico piano di marketing. Marylin incarna il modello di donna più desiderabile e accessibile al tempo stesso, mai più nessuna sarà in grado di aderire allo stereotipo di oca bionda e staccarsene al tempo stesso. Il filmato si intitola “Il fascino indiscreto di Marylin” ed è sezionato in capitoli, tutti molto malinconici e luccicanti, tutti commoventi e ipnotizzanti: in ogni immagine non si possono staccare gli occhi dal suo viso, dalle sue forme un po’ troppo abbondanti per i canoni di bellezza attuali, ma cosi deliziosamente graziosi e ammalianti. Rigorosamente bionda e oca, dal collage realizzato si sprigiona un’ironia pungente ed una sottile intelligenza che rendono Marylin irresistibile.
Elena Minissale