Pubblicato il: 3 Ottobre, 2009

Morire di gioventù

morire di gioventùCi sono posti in Italia e nel mondo dove a morire non sono gli anziani, ma i giovani i quali improvvisamente si ammalano e nel giro di mesi muoiono, lasciando vuoti spesso incolmabili. Uno di questi posti è l’Ennese, dove non riescono a spiegarsi i numerosi casi di leucemia e tumore che ogni anno mietono decine di vittime. Secondo una statistica del “Sole 24 ore”, Enna è la provincia con il più alto tasso tumorale d’Italia. Com’è possibile che ciò avvenga in una zona a bassissima concentrazione industriale? Troppi misteri iniziano a farsi strada e la gente dei comuni ennesi si chiede quale sia il vero problema. Gli occhi sono puntati sulle ex-miniere di Pasquasia e Salinella. Su Pasquasia in particolare, i dubbi che lì si trovino scorie nucleari sembrano quasi essere certezza. L’On. Grimaldi, nel ’97 Assessore al Territorio e Ambiente alla Regione Siciliana, in un’intervista del 2001 afferma di avere denunciato la situazione e che allora persino il Comandante del NOE, il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri, era convinto della presenza di scorie radioattive a Pasquasia. Le dichiarazioni del pentito di mafia Leonardo Messina relative alle “visite” da parte di alcuni tir che di notte scaricavano numerosi barili di materiale radioattivo dentro la miniera, sono state avvalorate dal Procuratore Antimafia Vigna. Inoltre, sempre secondo l’On. Grimaldi, quando questi cercò di entrare nella miniera ebbe non poche difficoltà a causa della presenza delle telecamere e una volta dentro si accorse che le bocche d’aria erano tappate con del materiale apposito, come se nascondessero qualcosa. A ciò si aggiungono gli accertamenti compiuti dall’USL nel ‘97 nelle vicinanze della miniera, che registrano una presenza di Cesio 137 ben più alta rispetto alla norma. L’inchiesta del giornalista dell’ “Ora Siciliana”, Angelo Severino, ha contribuito a fare luce sull’intera vicenda, ancora piena di lati oscuri. La questione è approdata anche su Facebook dove due ragazzi di Valguarnera, Carmelo Parrinelli e Maria Giovanna Loggia hanno creato un gruppo e Parrinelli in particolare si è fatto mittente di una lettera al Presidente Napolitano, dove chiede che si faccia chiarezza sull’accaduto.

Troppe sono le menzogne. Gli intrecci tra ecomafia, politica, l’Enea e i servizi segreti rendono difficile la ricerca della verità. Nel 2003 emerse l’indicazione che Pasquasia potrebbe essere uno dei 20 siti nazionali individuati dal governo Berlusconi per lo stoccaggio di scorie radioattive. La paura di tutti adesso è che dal 2010 nella miniera del mistero potrebbero finire le famigerate HLM di terza generazione, ossia le scorie la cui radioattività decade nel corso di migliaia di anni. E se davvero l’Italia attuerà la produzione di energia dall’atomo, come sottoscritto da Berlusconi in accordo con la Francia, Pasquasia e le altre miniere dell’ennese saranno, viste le caratteristiche naturali, siti deputati allo stoccaggio delle scorie.

Giuseppina Cuccia

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