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“Ninetta mia crepare di Maggio..”

“Ci vuole tanto troppo coraggio / Ninetta bella dritto all’inferno / avrei preferito andarci in inverno”. Esordisce così, con le parole di una delle più belle canzoni sulla guerra, l’incontro-dibattito “Piero, la guerra e…una trincea di parole e canzoni” tenutosi lo scorso 16 Maggio al Centro studi Laboratorio d’Arte di Catania, in occasione della presentazione del libro di Mario Bonanno “Rosso sopra verde è la mia divisa” (Bastogi), interessantissima analisi dei testi del cantautorato italiano di argomento antimilitarista ed antiguerrafondaio. Il titolo è tratto da una canzone di Massimo Bubola, cantautore sconosciuto ai più che fu collaboratore di De André ed evoca il colore tipico della divisa militare sul quale si sovrappone il rosso del sangue: un’immagine fortemente evocativa, ma allo stesso tempo delicata. Durante l’incontro sono stati proiettati toccanti filmati di repertorio girati durante la guerra accompagnati dall’ascolto di alcuni brani del cantautorato italiano più celebre. Con la musica si  passa dal minimalismo ironico de La bandiera di Bennato – che parla di indottrinamento all’amor di patria come alibi per giustificare il conflitto armato – alla ferocia della “preghierina laica” di Gesù Bambino di De Gregori, che comunica un significato difficile da cogliere con immediatezza, conformemente allo stile dell’autore; si va dall’ingenuità della Canzone del bambino nel vento di Guccini alle dure parole di Fossati ne Il disertore, che si rivolge proprio contro chi la guerra la organizza dall’alto senza però sporcarsi le mani. Il volume di Mario Bonanno si concentra su questi ed altri cantautori italiani ed è un libro apertamente schierato contro la guerra e rivolto soprattutto alle nuove generazioni, “circondate da canzoni che scivolano via come le saponette” e quasi impossibilitate a fare ascolti impegnati. Significativo l’intervento di Simonetta Cormaci di Amnesty International – Gruppo Italia 72 di Catania sulla vendita delle armi nel mondo da parte di paesi cosiddetti “civili” ai paesi del Terzo Mondo, problema forse non abbastanza conosciuto e dibattuto.

Ho perduto tutti / mi son perso anch’io / là nella battaglia / dolce amore mio.. Poi scoppiò l’inferno / caddi a faccia ingiù / giù dentro l’inverno / poi non ricordo più
e dal grande inverno / non si torna più.
( M. Bubola, Rosso sopra verde è la mia divisa)

Ornella Balsamo