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“Omosessuale per caso”: una terribile violenza seme della diversità

Nella Biblioteca Provinciale di Benevento, si è svolta la presentazione di “Omosessuale per caso” l’ultimo libro di Veronika Krasnohorska. L’autrice – che ha firmato il testo con lo pseudonimo di Veronika Eva Belmonte – racconta una storia vera, anche se personaggi e luoghi sono frutto dell’immaginazione, occupandosi di un argomento che, nel mondo moderno, evoca ancora molti tabù: l’omosessualità. Il protagonista della vicenda è il giovane Roberto, un ragazzo ventiduenne, perdutamente innamorato della bella Susanna, sua coetanea. L’intenso rapporto con la propria ragazza si interrompe bruscamente al momento della partenza per il servizio militare: è qui che Roberto conosce nuove amicizie e si avvicina al pericoloso vortice della droga. Ma il vero episodio che sconvolgerà la vita della coppia è un altro: nella caserma dove il ragazzo svolge il servizio di leva, infatti, c’è un capitano con la passione mai nascosta per i giovani ragazzi. Le sue attenzioni sono tutte rivolte verso di lui; una passione inizialmente respinta da Roberto, ma che ben presto si trasformerà in minacce, fino ad arrivare ad una violenza carnale vera e propria. È questo l’episodio che segnerà la sua vita e che creerà un punto di rottura definitivo nella sua passionale storia con Susanna; è proprio dalla violenza che, infatti, Roberto comprenderà la sua omosessualità. Alla fine, ognuno troverà la propria strada, ma la vita del ventiduenne sarà stravolta per sempre, costretto a convivere con un forte disagio che lo opprime e che non gli permette di rivelare la sua vera identità; identità scoperta solo grazie al triste episodio della sodomizzazione. È proprio questo il fine ultimo del romanzo, come ci raccontare l’autrice: «Con questa storia vorrei provare a far comprendere il disagio di chi vive queste situazioni e, allo stesso tempo, invitare alla tolleranza, perché, spesso, troppo spesso, dietro queste persone si nascondono le più grandi tragedie. E allora ecco che diventa necessario essere meno perbenisti e iniziare a scuotere un po’ le coscienze di tutti».

Massimiliano Mogavero