Pubblicato il: 6 Marzo, 2009
Senza categoria | di Elena Minissale

Pasterze

pasterzeAustria, freddo, ghiaccio e marmotte. Si tratta del ghiacciaio del Pasterze del Grossglockner, il maggiore delle Alpi Orientali. Per scoprire questa meraviglia della natura bisogna percorrere fino alla fine la strada turistica fatta costruire intorno agli anni ’30 dagli austriaci, la Grossglockner Alpenstrasse (pedaggio 20 euro). Man mano che si sale, si incontrano paesaggi che tolgono il fiato; irresistibile infatti fermarsi per scattare qualche foto e respirare a pieni polmoni un’aria così pulita che fa quasi male. Ci sono anche degli impavidi ciclisti che si godono una faticosissima ma gratificante pedalata. Il vento soffia in vicinanza del ghiacciaio, enorme dipinto che riempie gli occhi con la sua magnificenza. Oggi è semplice raggiungerlo con la macchina, ma ai tempi in cui l’Imperatore Franz Joseph lo visitò, bisognava mettersi in cammino e sicuramente, la conquista di una vetta così splendida raggiunta con il solo ausilio delle proprie forze, è un’emozione impagabile. Luogo solitario e immoto, tra la terra e il cielo, adesso è accessibile al turismo di massa… con tutte le sue automobili! Infatti soprattutto l’enorme parcheggio a più piani, oltre alla gente che ci brulica intorno, sembra profanare e disturbare i silenziosi segreti del ghiacciaio. Eccolo lì il grande protagonista che non può far altro che mostrarsi nella sua bellezza. Oggi la sua estensione è ridotta, infatti la sua lunghezza ha perso ben 2 km ed il suo volume è diminuito per metà; era infatti di 32 km, lungo 10 km, largo 1650 metri. Purtroppo la temperatura delle Alpi si è alzata e così il peggio è inevitabile: il ghiacciaio entro i prossimi ottant’anni si scioglierà completamente, ennesima vittima del riscaldamento del nostro pianeta: quelle stupende venature bianche, abbaglianti e in rilievo si fonderanno e scivoleranno giù come allegri torrentelli. In prossimità del belvedere affollato di turisti, diverse simpatiche marmotte sembrano avvicinarsi senza timore indisturbate, suscitando esclamazioni e clamore non soltanto tra i bambini, ma anche tra gli adulti. Si sta così a scattare fotografie, seguire i percorsi delle marmotte da una tana all’altra e passeggiare nel vento. Ma se alzando lo sguardo, dovessi soffermarti ad osservare la distesa minacciosa e affascinante di ghiaccio, tu, piccolo uomo briciola d’universo, resteresti atterrito e pietrificato dal confronto intimo con la Natura e saresti il primo ad abbassare gli occhi.

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Elena Minissale

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