Piovono uccelli morti…anche in Italia
In questi primi giorni del 2011, si sta registrando un’escalation di misteriose morti degli uccelli in diverse zone del mondo. Prima negli Stati Uniti, precisamente in Arkansas, dove alla vigilia di Capodanno sono stati ritrovati morti oltre cinquemila merli; episodio simile verificatosi, qualche giorno dopo, anche in Louisiana e in Kentucky. Ora, anche in Italia si stanno riscontrando: a Faenza, in Emilia Romagna, sono state trovate morte decine di tortore, mentre a Marcianise, nel casertano, su una trafficatissima strada statale, sono stati rinvenuti centinaia di uccelli morti. Gli automobilisti di passaggio, increduli, hanno assistito a una scena apocalittica, con gli uccelli che cadevano all’improvviso a terra stramazzati, senza un’apparente spiegazione. Uno scenario che ha lasciato di stucco anche i maggiori esperti di fauna che proprio non riescono a dare una risposta a questi strani eventi: l’Arpac, insieme all’Asl di Caserta e alla Lipu Campania, ha raccolto, allo scopo di esaminarli, diversi esemplari, ma fino adesso non sono riusciti a dare nessuna risposta al mistero. Come di consueto, le ipotesi più disparate si fanno strada: c’è chi dà la colpa a fantomatici esperimenti del governo, chi invece all’aria avvelenata dai rifiuti tossici e chi, semplicemente, punta il dito contro i botti di Capodanno. Non manca, ovviamente, anche l’ipotesi mistica, quella che fa riferimento a una profezia degli indiani d’America Hopi in cui si narra che la caduta degli uccelli dal cielo sia un segnale per gli uomini per unirsi e combattere contro la distruzione della Terra. Gli esperti, invece, non si sbilanciano, ma di una cosa sono sicuri, stando almeno a quanto ha dichiarato il presidente della Lipu Campania, Matteo Palmisani: «La situazione è apparentemente inspiegabile, ma escludo categoricamente che ci sia un collegamento tra gli episodi verificatisi in diversi punti del globo, perché, tra le altre cose, si tratta di specie di volatili diverse tra loro. Comunque, attendiamo l’esito degli esami autoptici e forse riusciremo a svelare il mistero».
Massimiliano Mogavero