L’evento organizzato dall’associazione “L’Elefantino”, giunto alla sua seconda edizione, premia anche quest’anno alcune personalità di spicco del panorama siciliano, distintesi per l’impegno nel campo delle scienze e della storia.
Durante la premiazione – avvenuta lo scorso 6 Marzo al Museo di Zoologia del dipartimento di Biologia Animale di Catania – la presidente dell’associazione, Stefania Bonifacio, ha presentato la mostra fotografica “Sicilia non è solo mafia“, un excursus dedicato alle tantissime figure di intellettuali meridionali, da Archimede e Gorgia  attraverso i secoli. Scopo della mostra è mettere da parte lo stereotipo del binomio mafia – Sicilia, ma anche rispondere alle scandalose affermazioni del professore Richard Lynn, secondo il quale i meridionali sarebbero meno intelligenti dei settentrionali perché sono entrati in contatto con le popolazioni africane e orientali: non producono eccellenze e per questo il Sud è più arretrato del Nord. Non si è peccato quindi di campanilismo nel ricordare tutti i grandi talenti nati o cresciuti nel Meridione. I premi sono stati conferiti a quattro figure emerite: il prof. Mario Alberghina (foto), per il suo prolifico impegno con pubblicazioni sulla storia della scienza in Sicilia, il quale afferma: «La storia della scienza ha molta sete di ascoltatori e di narratori, ma spesso l’attenzione va altrove, e questa disciplina rimane nell’ombra.»; il prof. Pino Nobile (ricerca nel campo della tiflologia), l’avvocato Nino Germanà, fondatore del polo museale del castello di Brolo (Me) e il prof. Guglielmo Longo (ricerche nel campo dell’istologia animale), che spiega: «È necessario destinare le nostre scarse risorse a questi studi apparentemente meno importanti di quelli legati all’uomo perché non esiste una ricerca utile e una di seconda scelta, è tutto un grande mondo che ha le sue basi proprio negli studi sul mondo animale e vegetale.»

Ornella Balsamo