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Profezie belle da morire

Questo decennio rappresenta per molti un momento di transizione, una sorta di “medioevo speculare”, totalmente opposto nelle forme e nei problemi presenti, assolutamente similare negli effetti di smarrimento e confusione in cui versa l’umanità. La nascita del villaggio globale, le nuove forme di comunicazione, le guerre e i disastri ambientali sono argomenti sempre presenti nelle cronache quotidiane, in quanto elementi distintivi del nostro tempo. Insieme a illustri esperti che analizzano la situazione storica e cercano di darne un senso per pochi interessati, ecco fiorire un tripudio di miti e leggende, più o meno scientifiche, che invece canalizzano l’attenzione dei più. Un ritorno al ” 1000 non più 1000″, una storiella su cui tutti a scuola abbiamo fatto ironia, nell’immaginare uomini in calzamaglia che tremavano alla vista del diverso e del nuovo.

Ora siamo noi gli uomini che tremano al pensiero di alcune date, come per esempio il 2012, data della fine del mondo per il calendario Maya. Su questa profezia girano varie versioni, l’unica cosa certa sembra essere la data di riferimento:  il 21/12/2012. Questa data rappresenta la fine del calendario Maya, un calendario molto particolare che non segue il moto della Terra nei 365 giorni dell’anno, ma che fa riferimento a un periodo di tempo molto più lungo, che parte dal 3114 A.C. per fermarsi appunto alla data già detta.

Su cosa accadrà dopo questa data, molte sono le ipotesi:

–         c’è chi pensa che arriverà un periodo di grande sofferenza per l’umanità, colpita da guerre e sconvolgimenti ambientali, una sorta di fine del mondo;

–         altri, riferendosi alle parole riportate dagli Antichi Custodi del tempio Maya, credono che ci sarà un periodo di forti cambiamenti che porterà a un nuovo ciclo di vita sulla Terra;

–         altri ancora ritengono che per quella data la Terra subirà un’inversione magnetica dei poli con risultati ancora incalcolabili.

Ad ogni modo,  per tutte queste persone il calendario Maya è attendibile in ogni sua parte, considerando anche il ruolo che questo ha avuto in previsioni del passato, come l’arrivo di Cortez nel 1519 o l’eclissi di sole avvenuta nell’ 11/08/1999 (previsione errata di appena 33 secondi). Per chi spera di vivere un po’ più a lungo, ma non più di tanto, ecco Apophis, l’asteroide che ha sollevato l’interesse di  molti quotidiani importanti tra cui il Corriere della Sera. Secondo gli esperti si avvicinerà alla Terra il 13/04/2036 e c’è una possibilità su 450 mila che la colpisca. Altre profezie interessanti si scorgono sul panorama religioso, nel nostro caso cattolico. Una viene chiamata la Profezia dell’Ultimo Papa, che si trova nell’opera “Prophetia de summis pontificibus”, attribuito a Malachia anche se con molti dubbi. L’opera in questione riporterebbe dei motti per ogni Papa, concludendosi col 111esimo (secondo molti l’attuale Benedetto XVI) e presagendo dopo di esso la fine di tutto:

“Durante l’ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa siederà Pietro il Romano, che pascerà il gregge fra molte tribolazioni; passate queste, la città dei sette colli crollerà ed il tremendo Giudice giudicherà il suo popolo. Amen”(tratto da Wikipedia). Un altro presagio triste è rappresentato dal terzo mistero di Fatima, non ancora svelato del tutto, ma per ciò che è stato rivelato, lascia intendere un futuro segnato da grande sofferenza chiamato il “grande castigo”. Dedicato a tutti gli scettici, invece, il dato che vedrebbe la Terra fuori orbita e risucchiata dal sole fra 7,59 miliardi d’anni, rilasciato da alcuni scienziati. Del resto, scettici o no, prima o poi ci sarà davvero una fine del mondo.

Migliore Rosanna