Quando il Metal non piace alla Chiesa
Il 22, 23 e 24 Luglio si sarebbe dovuto tenere ad Alcamo (Trapani) il Sikelian Hell Metalfest, che avrebbe ospitato gruppi del panorama metal internazionale (Extrema, Napalm Death, Caliban, The Ocean) affiancandoli a band emergenti locali. Pochi giorni fa, come un fulmine a ciel sereno, viene diffuso un comunicato stampa nel quale si comunica che “a causa delle pressioni esercitate dalla Chiesa locale l’amministrazione comunale di Alcamo è stata costretta ad annullare il festival.”
Uno degli organizzatori degli eventi, Manfredi Pellitteri, ha risposto alle nostre domande:
– Può spiegare con esattezza quali sono stati gli impedimenti che hanno portato alla cancellazione della rassegna musicale?
«Da parte nostra chiaramente non vi era nessuna difficoltà, lavoriamo con gli spettacoli da sempre ed era tutto in regola, come succede per qualsiasi altro evento musicale. Inizialmente avevamo ottenuto l’ok dell’amministrazione comunale, poi abbiamo avuto una serie di problemi e abbiamo capito che c’era qualcosa che non andava nel momento in cui ci è stato chiesto di eliminare dalla scaletta i Necrodeath, di “utilizzare una grafica più sobria” e ci è stato preannunciato un “probabile parere negativo della prefettura” – ostacolo poi tranquillamente superato. Il Sindaco del comune di Alcamo, Giacomo Scala, ha dichiarato che lo spettacolo non era fattibile perché la struttura non era idonea, ma erano giò stati fatti i controlli ed era tutto in linea con gli standard di sicurezza. Il primo cittadino ha anche detto che la Chiesa non c’entra con la decisione di revocare i permessi, ma le dichiarazioni effettuate dalla Chiesa di Alcamo parlano molto chiaro: il vescovo Francesco Micciché ha parlato di “marketing aggressivo in cui, dietro il paravento della musica, si celano gli interessi commerciali di grandi sponsor che sullo sballo e l’alcool da bere a fiumi, oltre che su un falso anticonformismo nichilista, creano lauti guadagni”. Nei giorni precedenti la Chiesa aveva anche espresso l’intenzione di raccogliere delle firme per chiedere l’annullamento del festival e di organizzare delle veglie di preghiera proprio davanti allo stadio».
– Come avete intenzione di muovervi, alla luce di quesi fatti? Esistono numerosi gruppi di sostegno su Facebook ed una petizione on line..
«Sì, quelle sono le iniziative prese dai nostri sostenitori e dai fans. Per quel che ci riguarda abbiamo intenzione di procedere per vie legali, denunciando l’Amministrazione comunale per violazione dell’articolo 7 della Costituzione, che sancisce l’indipendenza tra Stato e Chiesa».
– Il Sikelian Hell è da considerare irrimediabilmente cancellato?
«No: il festival si farà. Da qualche altra parte, che comunicheremo ufficialmente al più presto e negli stessi giorni previsti precedentemente.»
Ornella Balsamo