Pubblicato il: 27 Novembre, 2009

Ricette (e lezioni) di legalità: Andrea Vecchio ai Benedettini

ricette_di legalità«E’ possibile scacciare la mafia con l’aglio?» Esordisce così la giornalista-scrittrice Elvira Seminara alla presentazione del libro “Ricette di legalità”, esordio letterario di Andrea Vecchio, l’imprenditore siciliano simbolo della lotta alla mafia. Questo romanzo breve, squisita mistura di autobiografismo e ironia, è stato presentato lo scorso 23 Novembre nell’Aula Santo Mazzarino dell’ex Monastero dei Benedettini ad un pubblico certo non vastissimo (pochissimi gli studenti), ma entusiasta. Presenti anche il preside della Facoltà di Lettere, Enrico Iachello, il presidente di Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello, l’attore palermitano Vincenzo Pirrotta, il sen. Enzo Bianco e, ovviamente, lo stesso Andrea Vecchio, presenza candida e discreta ma sorriso di chi la sa lunga. “Ricette di legalità” racconta parte della vita dell’imprenditore catanese, mescolando con uno stile leggero e spigliato aneddoti di vita quotidiana, ricette, telefonate intimidatorie, pensieri e ricordi; l’originalità dell’opera consiste nella deliberata scelta di saltare con spiazzante semplicità dalla descrizione di una succulenta ricetta, al racconto di una minaccia mafiosa, senza cambiare registro, senza creare uno stacco netto; e soprattutto compie un’operazione intelligente ed innovativa: attraverso l’ironia spezza quell’aura fascinosa affibbiata all’immagine del mafioso dalla tradizione letteraria e cinematografica, mostrando “l’uomo d’onore” per quello che era almeno fino a qualche decennio fa: un delinquente,  rozzo e mal vestito, così ignorante da non sapere cosa sia una segreteria telefonica. Andrea Vecchio è protagonista di un libro non-retorico, è la storia di un uomo comune, educato alla cultura del lavoro e legato ai valori della famiglia, dell’onestà, della semplicità, del suo percorso difficile, ma possibile, contro la mafia. Dal canto suo, Vecchio prende parola poche volte, e afferma: «Ho mischiato fatti tragici ed altri leggeri perché ho voluto raccontare alcune mie emozioni, sarebbe stato presuntuoso da parte mia vestire i panni del cronista». E mentre Enzo Bianco si cimenta in pacate disquisizioni sulla ricetta originale del risotto con i funghi, interviene un agricoltore di Lentini a “servire l’amaro”, denunciando senza mezzi termini lo stato di abbandono delle campagne siciliane, totalmente in mano alla mafia.

Ornella Balsamo

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