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Salva Precari o ‘taci’ precari?

Intervista ad Antonio Giuseppe Condorelli membro del Comitato Precari della Scuola, Catania (CPS-Catania) e del Movimento Scuola Sicilia

1)      A distanza di alcuni mesi dall’ultima grande manifestazione dei precari della scuola cos’è cambiato di fatto?

Il governo non ha fatto nessuno dei passi indietro che erano stati chiesti dai comitati dei precari della scuola di tutta Italia (abrogazione della legge 133/2008 e ritiro dei tagli, ritiro del pdl aprea, ripristino dei moduli nella scuola primaria e abrogazione dell’articolo sul maestro unico, assunzione dei  precari su tutti i posti vacanti e disponibili, più insegnanti di sostegno per gli alunni diversamente abili), fregandosene, di fatto, della caduta verticale della qualità dell’offerta formativa, della sicurezza nelle aule e di lasciare disoccupati decine di migliaia di lavoratori della scuola, che nella scuola hanno lavorato anche per decenni; in sostanza non è cambiato assolutamente nulla, anzi si continua a fare della spudorata propaganda mediatica per convincere tutti coloro che sono esterni al mondo della scuola che le riforme scolastiche in corso siano la panacea di tutti i mali della scuola stessa e, contemporaneamente, evitando attentamente di fare capire all’opinione pubblica che è tutto da ricondurre a una mera operazione finanziaria finalizzata al recupero, da parte del ministero delle finanze, di 8,5 miliardi di euro in tre anni.

2)      Qual è stato il risultato più concreto e importante che avete ottenuto (se l’avete ottenuto)?

Purtroppo come precari della scuola non abbiamo ottenuto proprio niente, solo di finire quanto prima in mezzo a una strada.

3)      Sono stati in molti ad accettare il Decreto Salva-precari?

Il decreto salva-precari, altrimenti conosciuto come “ammazza-precari”, ci è stato praticamente imposto, un vero e proprio cappio al collo.

Siamo stati costretti ad accettarlo anche se, fin dal suo concepimento (luglio/agosto 2009), tutti i movimenti nazionali dei precari della scuola l’hanno sempre sdegnosamente respinto con un secco rifiuto, in quanto lesivo non solo della dignità di docente e di lavoratore della scuola, ma anche della dignità di persona in quanto è chiaramente un imbroglio il cui unico fine è sia quello di mettere a tacere le proteste, sia di effettuare di una vergognosa propaganda, direttamente sulla pelle delle persone. In due parole: UNO SCHIFO!!!!!

4)      In modo chiaro e dettagliato di cosa si tratta?

Tutti coloro che lo scorso anno scolastico hanno prestato servizio con incarico del provveditore o del preside fino alla fine delle attività scolastiche o per almeno 180 giorni, svolti tutti in un’unica scuola, hanno diritto, per l’anno scolastico 2009/2010, ad essere inseriti nelle graduatorie prioritarie, previa scelta dei distretti scolastici nei quali si desidera essere inseriti.

Tutti gli iscritti in queste graduatorie saranno chiamati dalle scuole dei suddetti distretti quando si renderanno disponibili supplenze brevi; per il tempo in cui non saranno occupati in tali supplenze brevi, percepiranno l’indennità di disoccupazione.

Il vero problema è che alla scadenza di tali contratti di disponibilità non si prevede che il nulla più assoluto.

5)      Coloro che avranno l’indennizzo di disoccupazione avranno riconosciuto un punteggio?

Per coloro iscritti nelle graduatorie prioritarie è previsto il punteggio annuale di 12 punti, sia che vengano chiamati per le supplenze brevi, sia che percepiscano l’indennità di disoccupazione.

6)      La lotta dei precari si è esaurita o avete in mente delle azioni ben precise da portare avanti?

La lotta dei precari della scuola si esaurirà solo con l’eliminazione fisica dei precari stessi.

Sono in programma altre azioni unitarie nazionali, regionali e locali, delle quali sarà data ampia diffusione al momento della loro effettuazione.

7)      Non credete che quello del salva-precari sia, alla fine, un mero contentino del Governo per farvi stare buoni? Oltretutto per l’anno prossimo si prevedono ulteriori tagli…

Infatti, è proprio quello che ho detto prima.

I tagli che sono stati effettuati lo scorso anno scolastico 2008/2009 (eredità del governo prodi) e l’anno in corso 2009/2010 non sono altro che un assaggio di quello che ancora deve avvenire: non dimentichiamoci che l’anno prossimo 2010/2011 dovrebbe entrare in vigore il riordino della secondaria di secondo grado e sarà una vera e propria strage.

Infatti, coloro che quest’anno hanno lavorato sicuramente non lavoreranno più in quanto sono previsti altri 48.000 tagli che non saranno assorbiti dai pensionamenti, anzi ci saranno migliaia fra esuberi e perdenti posto nel personale di ruolo, che dovrà essere riposizionato da qualche parte.

Si prevedono accorpamenti di classi di concorso, sparizioni e forti ridimensionamenti di altre classi di concorso con conseguente riconversione del personale di ruolo in esubero.

Un’altra imponente tranche di 40.000 tagli è ancora prevista per l’anno scolastico 2011/2012.

Infine non dimentichiamoci che il decreto brunetta sul pubblico impiego prevede, tra le altre cose, trasferimenti d’ufficio, anche interprovinciali, per chi, di ruolo, perde la propria sede di lavoro.

8)      La gestione di alcune scuole è altamente discutibile: assenze di insegnanti anche di un mese non ufficializzate e tamponate mediante le ore a disposizione dei colleghi della stessa scuola, classi con alunni in esubero. In tal senso come vi state muovendo?

In questo senso ci muoviamo promuovendo la denuncia mediatica di questi eventi così scorretti, evitando di voltare la testa dall’altra parte.

Stiamo lavorando alla redazione di un registro nero delle scuole della Provincia di Catania, nel quale riportare tutto ciò di distorto e scorretto avviene nelle scuole nelle quali stiamo lavorando.

Invitiamo tutti a reagire ai frequenti casi di mobbing effettuati ai danni degli stessi precari, come dire piove sul bagnato.

9)      Un punto non ancora del tutto chiaro: di che natura sono oggi i rapporti tra precari e sindacati: conflittuali, pacifici o ambigui? In certi momenti si è persino intravista l’ombra di una rottura?

Ci sono sindacati con i quali non abbiamo nessun tipo di rapporto, quali Uil Scuola, Cisl Scuola, Snals Scuola, Gilda degli Insegnanti: abbiamo caldamente esortato tutti quei precari inscritti a questi sindacati, se ancora dovessero esistere, a restituire le tessere, vista la totale mancanza di rappresentatività dei suddetti sindacati nei nostri confronti.

Flc-Cgil Catania e Cobas Catania ci sono molto vicini e con la loro presenza, solidarietà e azione ci fanno sentire che, nella nostra lotta, noi precari della scuola non siamo del tutto soli.

10)  In questo periodo continuano le vostre attività e iniziative di tipo extra-scolastico?

Certo che continuano: il presidio giornaliero (h09/h19) dell’ufficio scolastico provinciale di via coviello 15 perdura a tutt’oggi (dal 1 settembre 2009!!), con convocazione bi-settimanale di assemblee (ogni martedì e giovedì) delle quali si ha puntuale verbale nella pagina facebook Provveditorato di Catania Occupato.

In tale pagina si riportano anche tutte le attività in corso, sempre aggiornate in tempo reale.

Approfitto dell’occasione anche per esortare tutti i vostri lettori a diventare fans di Provveditorato di Catania Occupato, che conta già quasi 2200 adesioni in tutta Italia.

11)  Cosa chiedono ancora oggi i precari alla Gelmini?

Tutto quello che abbiamo chiesto finora, non  una virgola in più, non una virgola in meno.

Anzi, una cosa in più rispetto a prima chiediamo tutti  a gran voce: GELMINI DIMETTITI!!!!

Sabina Corsaro