Sesso in automobile? Rischio di pesante condanna
Fare sesso in automobile è una esperienza che hanno fatto e fanno molte coppie sia pure con motivazioni diverse. Adesso, a causa dell’eccessivo rigore dei giudici della cassazione, rischia la condanna per il reato previsto dall’art. 527 del c.p. e, punito con la pena della reclusione da tre mesi a tre anni chi compie atti osceni in luogo pubblico o aperto al pubblico facendo sesso in automobile. Questo è quello che è capitato ad una coppia di giovani toscani denunciati da una pattuglia dei carabinieri, i quali al termine di tutti i gradi di giudizio, si sono visti confermare dalla suprema corte di cassazione con la sentenza n. 19189 del 2010, la condanna per atti osceni in luogo pubblico per avere fatto sesso durante la notte in parcheggio privato di una discoteca di Arezzo. I giudici della corte, con la sentenza in questione hanno statuito il seguente principio di diritto e, cioè che: “ praticare attività sessuale che comporti qualsiasi tipo di nudità, è di per se da considerarsi un offesa al pudore ed alla pubblica decenza in qualsiasi condizione, anche se si è in luoghi isolati e non illuminati, in quanto sono sempre da considerarsi luoghi pubblici, e quindi fruibili da tutti, cittadini, bambini, minorenni compresi ”. Tuttavia, c’è da dire che si può evitare di incorrere nel reato adottando le opportune cautele per impedire di essere visti da occasionali passanti, ad es. attraverso l’appannamento e/o l’oscuramento dei vetri e, praticando comunque l’attività in luogo appartato.
Angelo Ruberto
(avvocato del Foro di Lucera)