Pubblicato il: 12 Gennaio, 2010

Slovacchia: terra di castelli

Terra disseminata di castelli la Repubblica Slovacca. Campionario completo dal rudere gotico arroccato su impervi pinnacoli rocciosi al palazzo barocco cittadino o al risultato di dubbia natura di una ristrutturazione di regime come nel caso del Castello di Bratislava.

Quest’ultimo decisamente brutto e in eterna ristrutturazione. Quello che si vede oggi è il risultato poco felice di una serie di rimaneggiamenti: progetto del XV secolo, poi rimaneggiato da Maria Teresa nel XVIII secolo; trasformato in un seminario, poi in una caserma, poi distrutto al fuoco e dai bombardamenti nella 2GM, infine ricostruito dal regime comunista che vi trasferì il suo quartier generale. Verrebbe quasi da giustificarne l’aspetto freddo e spoglio.

Procedendo verso est incontriamo i castelli di Bojnice, Orava, Spiš.

Il Castello di Bojnice sembra invece uscito da una fiaba: struttura originaria gotica rimaneggiata nel XX secolo su ispirazione dei castelli romantici francesi. Come molti possedimenti privati, durante il regime venne confiscato dallo stato ai proprietari originari, la famiglia Palffy. All’interno la classica serie di ammennicoli in porcellana, armi, dipinti ed oggettistica leziosa. Ma l’elemento cardine è la presunta presenza di fantasmi che lo infesterebbero e che ne hanno fatto di diritto la sede del Festival internazionale degli spiriti e dei fantasmi.

Ad Orava, invece, è possibile visitare uno stupendo maniero gotico che da direttamente sul fiume. Le parti più antiche risalgono al 1267, ma l’aspetto con cui si concede alle macchine fotografiche oggi è il risultato di una ristrutturazione furbetta dei primi del ‘900 in seguito ad un incendio che ne devastò sul finire dell’800 gli ambienti. Le sue torri appuntite sono quelle del castello scelto per il Nosferatu di Murnau del 1922. La visita guidata è sufficientemente noiosa per consigliarvi di limitarvi ad una visita degli ambienti esterni, vero pregio del luogo.

Infine Spiš con i ruderi del suo castello, il più grande della Slovacchia. Fondato da re ungheresi nel 1780, da sempre disabitato. Da lontano assolutamente spettacolare e pittoresco, da vicino la torre gotica, la cisterna, la cappella e il palazzo romanico a pianta rettangolare perdono un po’ del loro fascino, comunque preservato dalla vicinanza al dirupo.

Luca Colnaghi

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