Pubblicato il: 1 Agosto, 2008

Freerunner: il telefono open-source

Il mese di luglio ha visto il lancio sul mercato del Freerunner: il telefono libero, basato cioè sui principi del mondo open-source. Non si tratta di un semplice cellulare, ma di un dispositivo con funzionalità avanzate come quelle di un computer. Visto da molti come la controparte open dell’iPhone, il Freerunner può vantare infatti caratteristiche quali Wi-Fi, GPS, touchscreen, accellerometri e memoria espandibile. Se questo elenco non ha nulla da invidiare alle caratteristiche di altri dispositivi, la maggiore novità, introdotta da questo dispositivo, è l’essere completamente aperto e modificabile. Ecco quindi che è possibile modificare il design, per creare nuovi dispositivi, e utilizzare software libero, creato dalla comunità open-source, per ogni necessità. Le dimensioni del dispositivo sono di 120.7 x 62 x 18.5 mm per un peso di 184 g e un look accattivante definito da molti come “saponettoso”.

La dimensione dello schermo, in grado di raggiungere una risoluzione di 480×640, unita alla funzionalità touch, permette di effettuare ogni operazione con naturalezza: navigare su internet, controllare la posta e tutte le altre azioni risultano molto semplici da effettuare. Il telefono si basa su Openmoko, una distribuzione Linux che ne costituisce il cuore. Volendo, si può modificare anche questo aspetto: è possibile avviare anche altre distribuzioni sfruttando la memoria esterna.Il parco software è ancora abbastanza ristretto, ma il tempo mostrerà le migliori qualità di questo telefono. Infatti, come ogni progetto open, il Freerunner mostrerà il meglio di se a lungo termine, quando sarà sostenuto da una più grande base software.

Al momento dell’apertura delle vendite, il telefono è letteralmente andato a ruba, costringendo molti acquirenti a mettersi in attesa di un nuovo stock. Il Freerunner è acquistabile solo online, da uno dei rivenditori europei, al prezzo di 320 € ed è possibile creare gruppi d’acquisto per ottenere sconti e accessori aggiuntivi. Questo telefono è indubbiamente un grosso traguardo, per il mondo open-source e non, e sicuramente non sarà l’unico esempio nel suo genere: il successore del Freerunner è già stato annunciato, e altre aziende, come Nokia, si stanno muovendo nella direzione indicata dallo sviluppo aperto.

Vincenzo Moreno Luna

Lascia un commento

Devi essere collegato to post comment.