The Town
Charlestown è uno dei quartieri più difficili e ad alto tasso di criminalità della città di Boston. Non è facile vivere e crescere a Charlestown, con madri e padri alcolizzati e sopraffatti dalle droghe. Doug è un promettente giocatore di hockey, ma la mancanza di una madre e l’assenza del padre carcerato lo spingono verso la realtà malavitosa del quartiere. Insieme ad altri tre amici forma una banda specializzata nelle rapine in banca. Durante una di queste rapine però incontra la direttrice Claire. La rivede nuovamente qualche giorno dopo e tra i due nasce qualcosa. Doug però non può svelare alla ragazza chi è veramente. Si troverà quindi da un lato a cercare di non farsi beccare dall’Fbi e dall’altro a tentare di nascondere la sua identità a Claire, in una situazione senza compromesso.
“The town” è il secondo film alla regia per Ben Affleck, dopo “Gone baby gone”. Per questa sua prova di maturità Affleck si affida ad un cast di tutto rispetto: oltre a lui stesso, sceglie Rebecca Hall, già interprete di “Vicky Cristina Barcelona” e “The prestige”, e Jeremy Renner, l’impavido artificiere di “The hurt locker”. Il risultato è positivo, anche per la critica. Il regista riesce a fornire uno scorcio della grande metropoli americana, caratterizzata da violenza, criminalità, droga, soprattutto nelle periferie, diventate crocevia di tutti i traffici. È una realtà in cui l’istituzione “famiglia” non esiste ed i figli non possono che crescere allo sbando. All’interno di questo quadro, Affleck inserisce il personaggio di Doug, il fuorilegge dal cuore buono, che è stato forgiato in questo modo dal suo ecosistema, ma che in realtà cerca la possibilità di mollare tutto e scappare. “The town” può essere senza dubbio definito un thriller poliziesco sentimentale perché si rivela un ibrido non categorizzabile in un unico genere. E forse è proprio questa commistione che lo rende ancora più coinvolgente.
Diego Bonomo