Pubblicato il: 19 Settembre, 2011

Tosca al Teatro Antico di Taormina

Il melodramma di Puccini rivive al Teatro Antico di Taormina. La storia della passionale Floria Tosca, nella Roma papalina di inizio ottocento nelle note dell’orchestra del Sicilia Opera Festival.

 Arie celebri che hanno fatto il giro del mondo, come Vissi d’arte vissi d’amore, Recondita armonia e E lucean le stelle, che hanno conosciuto interpretazioni celebri, da Maria Callas a Deanna Durbin, da Luciano Pavarotti a Placido Domingo, rivivono nell’allestimento firmato da Alberto Veronesi a capo dell’ Orchestra del Sicilia Opera Festival (coro preparato con cura da Carmelo Pappalardo). Prima della rappresentazione, il direttore Alberto Veronesi, già reduce dal successo delle Belliniadi, manifestazioni in onore del cigno catanese, ha dedicato un  minuto di silenzio per ricordare il tenore Salvatore Licitra, prematuramente scomparso da pochi giorni. E subito dopo ha avuto inizio la rappresentazione di quella che è considerata l’opera più drammatica di Puccini.
Ad interpretare Floria Tosca,  una statuaria e melodica del soprano Martina Serafin, nei panni del pittore Cavaradossi, l’imponente tenore Marcello Giordani, il baritono Giorgio Surjan ha invece prestato il volto al malvagio Scarpia.  Una scenografia, a cura di Daniela Barbera, capace di ricreare le atmosfere suggestive di Roma all’alba del Risorgimento, tra la Cappella degli Attavanti, Castel Sant’Angelo e Palazzo Farnese. Particolare rilievo ha avuto, nel ricreare le atmosfere dell’epoca, anche la scelta dei costumi, affidata a Valerio Maggioni. La musica di Puccini, i versi di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, il soggetto, tratto da un dramma del francese Victorien Sardou, non smette di emozionare gli spettatori a più di un secolo dalla prima rappresentazione. La forte caratterizzazione psicologica dei personaggi, l’importante presenza scenica, le grandi capacità vocali degli interpreti, e la padronanza della musica dell’orchestra del Sicilia Opera Festival hanno dato vita ad una Tosca indimenticabile.

 

Laura Timpanaro

 

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