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Trailer filmfest: il cinema diventa realtà

Catania e il vivace mondo universitario intorno a essa diventano culturalmente sempre più attivi. Data la situazione attuale potremmo credere poco a questa affermazione, ma una delle cose che rendono ancora bella questa bistrattata città è proprio l’amore per la cultura e la presenza di un’Università dinamica. Al contrario di quanto ha fatto e continua a fare la stampa, che con le sue testate (locali e nazionali) riporta esclusivamente le notizie più degradanti per l’immagine di questa città, crediamo sia opportuno portare a conoscenza come invece Catania, dal 25 al 27 settembre, nell’oscurantismo dei media, sia stato il primo centro europeo di collaborazione e confronto cinematografico al di fuori del magnate USA nel settore.

Il Trailer filmfest, infatti, giunto alla VI edizione, è stato un evento di importanza a livello europeo per le personalità presenti. Il festival, la cui rassegna è diretta da Stefania Bianchi, ha ospitato quest’anno le maggiori case produttrici che hanno voluto testare come i circa 800 studenti partecipanti hanno valutato il loro lavoro di commercializzazione dell’opera cinematografica tramite l’efficace mezzo comunicativo del trailer. Ma quanto questo lavoro è stato valido per studenti e case produttrici? Alessandro de Filippo, coordinatore interno alla facoltà di Lettere e Filosofia e referente del progetto, ha risposto alla nostra domanda intraprendendo, anche tecnicamente, un articolato discorso su quanto questo festival (e le sue attività correlate) sia una concreta possibilità di formazione professionale.

Il Referente spiega che questo festival è nato dalla Seven, associazione romana del Settore e che sin dal primo anno è sempre stato svolto a Catania; da cinque anni si è deciso poi di integrare l’evento col mondo universitario all’interno dell’ateneo catanese. Da tre anni sono stati integrati i workshop, momenti importanti per mezzo dei quali gli studenti possono vedere in pratica i cosiddetti “mestieri del cinema”. Quest’anno il festival ha avuto la “consacrazione” definitiva ospitando i rappresentanti delle più importanti case di produzione internazionali quali Medusa, Fox e Warner Bros, che hanno potuto raccogliere utilissime informazioni per modificare i trailer dei loro film e per rispondere sempre meglio alla richiesta del pubblico. De Filippo, sottolinea che negli ultimi anni si è avuto un notevole incremento professionale negli interventi, poiché hanno partecipato personalità di spicco tra registi e attori che hanno dato vita alla prima vera sperimentazione di “costruzione” cinematografica collettiva in Europa. Il Coordinatore conclude soffermandosi su quanto sia importante la funzione della manifestazione che si configura anche come un vero talent scout attraverso il quale le case produttrici possano capire quanto e su chi investire per accrescerne la professionalità e far conoscere fino in fondo il mondo del cinema. L’anno venturo si vorrebbero portare al centro dei laboratori anche i mezzi con cui il cinema viene creato, ma tutto è legato ai non pochi problemi di natura economica per cui gli studenti, per primi, si affidano alla fortuna, al fato!

Abbiamo anche ascoltato studenti che hanno partecipato al festival i quali hanno sottolineato la presenza della Bonsaininja studio, casa produttrice di booktrailers, cioè trailer con lo scopo di pubblicizzare i libri, rappresentata da F. Regnani che ha parlato della sua esperienza e ha tenuto un workshop molto gradito dai ragazzi sulla realizzazione di questa tipologia di trailer. Uno  studente è rimasto entusiasta del workshop tenuto da Xister, agenzia di promozione cinematografica sul web, che ha fornito link e contenuti per questo settore che con i grandi siti, come Youtube, sta avendo una velocissima espansione. Un’altra studentessa afferma di essere stata colpita dai film presentati al festival: da “Cover boy” di Carmine Amoroso, presente anche alla manifestazione, a “Choke” di Clark Gregg, dal trailer molto forte e soggetto di un dibattito da parte degli studenti, all’attesissimo film di Woody Allen “Vicky Cristina Barcelona” che ha davvero stupito il pubblico presente. I ragazzi sono felici di questa esperienza: sogno e incubo, realizzazione delle nostre fantasie più infantili, profonde e primordiali, nonostante l’indifferenza altrui, come quando…. “Io voglio mostrare a cosa può assomigliare un albero quando lo si vede per la prima volta nella vita” (Werner Herzog).

Daniele Palumbo