Pubblicato il: 27 Novembre, 2009

Un reato leggere il diario dei figli

leggere_i..Violazione della privacy, a meno che i genitori non abbiano un buon motivo.

Attenti genitori e riflettete prima di frugare tra i pensieri dei vostri figliuoli. Infatti, da una vecchia sentenza del 2005, un  genitore che sottrae o sbircia il diario del figlio commette i reati di «furto semplice», «rivelazione di documenti segreti» e «violazione della legge sulla privacy», salvo che la intromissione nel diritto alla riservatezza del minore non sia dettata  dalla «giusta causa» del poter solo così tutelare un diritto altrui. Partendo dal presupposto che il reato di furto valga anche «per beni privi di intrinseco valore economico» visto che il profitto della cosa sottratta può essere anche «una semplice soddisfazione morale». Il succo che ne trae è che «il diritto alla riservatezza è oggi riconosciuto non solo contro gli altrui atti divulgativi, ma anche contro tutti gli atti che costituiscono un’ indebita intromissione nella sfera di intimità della persona contro la sua volontà»: basta cioè «l’ apprensione dei dati personali, indipendentemente dalla loro divulgazione». A tal proposito «i diari costituiscono spesso uno specchio della personalità del loro autore, in quanto contengono confessioni delle proprie opinioni e uno sfogo di sentimenti, e quindi rientrano a pieno titolo negli scritti destinati a rimanere segreti». Ma questo vale anche tra genitori e minorenni? Il giudice risponde che «i diritti della personalità sono riconosciuti a prescindere dalla maggiore età» e che «l’ unico parametro che possa giustificare interferenze fraudolente da parte del genitore nella sfera di intimità e libertà del figlio» sia «l’ interesse del minore» stesso. In altre parole, se il genitore riuscisse a dimostrare che l’azione del suo gesto era per tutelare il proprio figlio, potrebbe essere prosciolto dall’accusa. Dunque non si può generalizzare, ma ogni caso deve essere analizzato nel suo complesso e nel suo dettaglio. Questa sentenza tutela sia i genitori apprensivi e preoccupati che  i figli con genitori troppo “impiccioni”.

Caterina Tipa

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