Pubblicato il: 7 Luglio, 2009

Un terremoto di sfratti

sfrattoCentocinquantamila famiglie senza tetto e non a causa di un terremoto. Sono queste le previsioni di una ricerca della Cgil e del Sunia (sindacato inquilini), secondo cui nel triennio 2009-2011, in mancanza di interventi di sostegno al reddito delle famiglie in affitto, assisteremo a un’ondata di sfratti. Secondo lo studio – che si intitola “La crisi economica acuisce il fenomeno degli sfratti per morosità” – per le famiglie dove l’unica entrata è un reddito da lavoro dipendente o una pensione, l’affitto incide con percentuali insostenibili: tra il 40 e il 50% a Genova e Torino, tra il 50 e il 70% a Bologna e Firenze, oltre il 70% a Milano e Roma. Pare infatti che il mercato dell’affitto privato sia proprio caratterizzato da quella famiglia tipo che oggi più che mai subisce gli effetti della crisi economica: il 20,5% dei nuclei sono unipersonali (di questi il 58% composti da donne), il 67% delle famiglie in affitto percepiscono un solo reddito e in queste il 39,6% è rappresentato da operai e il 29,2% da pensionati. Inoltre, più di un quinto dei capofamiglia ha oltre 65 anni e un quarto è costituito da donne”. Per questi nuclei, i costi per l’abitazione gravano sul reddito tra il 50 e il 70% in media, con i casi eclatanti di Milano e Roma, dove l’incidenza oscilla tra l’82 e il 92%. In base ai dati di Banca d’Italia per il 2006, il reddito medio da lavoro dipendente era 16.045 euro annui, al netto delle imposte e dei contributi. Nei due anni successivi è rimasto pressoché invariato. Nel 2008, gli affitti sono invece aumentati del 16%. Dunque, secondo la Cgil ed il Sunia, senza misure di sostegno al reddito, nel triennio 2009/2011 ben 150mila famiglie subiranno uno sfratto per morosità. Forti critiche sono quindi espresse al “Piano Casa” del Governo, definito “Piano Edilizia”. Infatti si tratta di misure per chi ha già una casa, mentre l’emergenza è altrove. “Solo negli ultimi cinque anni circa 120.000 famiglie hanno perso la loro abitazione”. “Per circa 100.000 casi, il provvedimento di sfratto è stato eseguito per morosità a causa dell’incidenza altissima dell’affitto sul reddito percepito. Inoltre, agli sfratti già compiuti si aggiungono molti emessi e non ancora eseguiti: altre 50.000 famiglie rischiano di perdere la propria abitazione con l’esecuzione dello sfratto”. “Guardando le aree metropolitane a più alta tensione abitativa nel complesso sono stati emessi quasi 100.000 sfratti per morosità e circa 90.000 famiglie hanno subito un’esecuzione del provvedimento: a Milano e Roma circa 20.000 famiglie, a Napoli quasi 15.000, a Torino più di 10.000. Mentre a Genova, Firenze, Palermo e Roma circa il 10% delle famiglie in affitto, escludendo le abitazioni di proprietà pubblica, hanno subito uno sfratto per morosità”.

Caterina tipa

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