Pubblicato il: 27 Settembre, 2009

Una mare-monti

parchi cantabria picosNon stiamo parlando di pizze, ma di vacanze. Per gli amanti delle vacanze all’insegna della natura, la Cantabria è sicuramente una meta interessante. 5289km quadrati della superficie appartengono infatti  a qualche parco e riserva e vedono l’alternarsi di boschi, colline, dure, spiagge dorate e picchi. Il Parco Nazionale dei Picos de Europa ed il comprensorio di Liebana, punto più alto della Cordigliera Cantabrica, offrono uno scenario stupefacente, ricco di flora e fauna, in cui il camoscio e l’aquila reale trovano ancora sicuro rifugio tra le alture, a quote più basse orsi e urogalli. Un vero e proprio paradiso del trekking e dell’escursionismo per tutti i livelli di preparazione. Nonostante i notevoli dislivelli che vanno dalla gola del fiume Cares (90 m sul livello del mare) fino a superare i duemila metri con le celebri vette visibili da tutta la regione. Non a caso proprio da San Vicente de la Barquera, cuore de Parco Naturale di Oyambre, i Picos sono ancora ben visibili sullo sfondo; ma qui la ria di San Vicente e quella di La Rabia creano vaste zone di maremma che diventano tappa fissa per i flussi migratori dell’avifauna tra Nord Europa e Africa. E’ il birdwatching in quest’area, come ne La Riserva Naturale di Santoña e Noja, la vera attrazione. Proprio in prossimità di Santoña, El Bruciero, isola costiera unita alla terra da una lingua di sabbia, forma un labirinto di arenili e maremme che ospitano un importantissimo ecosistema di flora e fauna. Queste aree diventano spesso l’ultimo bacino di faggeti e rovereti, flora autoctona soppiantata dai più scenografici eucalipti che abbondano lungo i pendii delle colline nell’area litoranea di Santander. Silente ed elegante deforestazione di quel sottobosco non difeso e apprezzato. A sud della Baia di Santander, in piena Sierra de la Gandara, il Parco Naturale di Peña Cabarga con i fenomeni carsici di Cabarceno.  La superstrada cantabrica si veste del rosso delle rocce calcaree in quella che un tempo era una miniera a cielo aperto ed oggi è uno degli spazi più sfruttati per molteplici attività il cui obiettivo è promuovere un turismo intelligente e rispettoso dell’ambiente e del mondo naturale. La Cantabria infatti è una striscia di mare con monti a ridosso, un’estensione di poco più di 250km tra la foce del fiume Deva e la Ria di Onton. Frastagliate scogliere dalle spiagge bianche estese in tutto per una cinquantina di chilometri. Spiagge cittadine come quella di Santander, Castro Urdiales, Comillas, vasti arenili perfettamente inglobati nelle città. Altre più solitarie ed isolate, salvo mesi estivi in cui i turisti si diffondono a macchia d’olio, spostandosi con risultati sorprendenti come fa la marea sui litorali della Cantabria.

Luca Colnaghi

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