Uomini, uomini, uomini… a metà
Vitaliano Brancati lo aveva descritto bene e ne aveva fatto uno dei temi centrali della sua produzione letteraria: il gallismo siciliano. Personaggi come Paolo Castorini di Paolo il caldo, Giovanni Percolla di Don Giovanni in Sicilia, il Magnano senior del Bell’Antonio sono vivi più che mai nella Sicilia del nuovo millennio. Ed accade così che nell’era di internet, in una città di provincia del sud, anziani che sembrano usciti da un romanzo di Brancati, tra una partita a carte ai giardini pubblici ed una salutare passeggiata nella piazza principale del paese, trovino il modo di farsi ammaliare e sedurre da donne più giovani, per esserne immancabilmente truffati. Una storia tragicomica ma purtroppo reale. È successo a Paternò, dove per fortuna le tre donne sono state arrestate per truffa, furto e rapina. Gli anziani venivano adescati per strada, in pieno giorno, a volte attraverso una proposta di collaborazione domestica, a volte più esplicitamente con avances sessuali. Entrata a casa dell’uomo, la “colf” di turno, riusciva a far ingerire al malcapitato sostanze soporifere in grado di ridurlo in stato di incoscienza e mettere a segno il colpo. Uno degli anziani truffati è stato addirittura ricoverato in Ospedale a causa di un malore accusato dopo aver bevuto una bibita. A storie del genere ormai ci siamo abituati, episodi di cronaca che assomigliano a leggende metropolitane, l’antica e tragicomica vicenda del seduttore vanaglorioso che viene truffato. E poi, come da copione si dà la colpa all’altro, meglio ancora se straniero. Delle tre donne arrestate, si dava quasi per certa la nazionalità romena, ed, invece, guarda un po’: erano proprio paternesi. Sarà un po’ colpa della pillola blu, che ha radicato nel maschio siculo la convinzione di poter essere virile fino a cento anni, sarà lo spirito mai sopito del gallismo siciliano. Certo è che se le tre donne arrestate sono colpevoli di reati grave (truffa, furto, rapina), gli anziani circuiti con avances sono vittime solo di loro stessi.
Laura Timpanaro