Eh già, caro Rodolfo, penso che sia comune la situazione del giovane professore. Immagino come si possa esser sentito dopo essere stato trattato così: ha ricevuto un pugno di sabbia da chi era stato sostenuto da lui. Il problema che spesso si verifica (CREDO SOLO AL SUD) è che si dà quasi per scontato che si debbano fare dei favori, cioé che si debba impiegare del tempo in modo gratuito, ma per quale lontanto motivo? Ma qui credo che la cosa che veramente lascia perplessi è il fatto che sono proprio le persone intellettuali, professioniste nell’ambito artistico-culturale a prendere in giro, a sfruttare, e poi queste stesse persone hanno l’ipocrisia e l’incoerenza di mandare lettere aperte o di protesta ad assessori, rappresentanti degli enti locali, prendendoli in giro…io credo che stia qui soprattutto il paradosso. Come l’autrice del pezzo io credo che si è professionali solo quando oltre ad essere competenti nel proprio ambito lavorativo si è seri nei rapporti con chi collabora in qualsiasi modo…spero che si aprano bene gli occhi prima di consumare del tempo che poi nessuno rimborsa…
È molto grave quello che si legge in questo articolo. L’ho potuto constatare di persona purtroppo. Al sud la professionalità non esiste è un concetto molto labile. Il bello è che questa mancanza si manifesta in tutti i settori ed è ormai consuetudine; sempre questione di mentalità.
Eh già, caro Rodolfo, penso che sia comune la situazione del giovane professore. Immagino come si possa esser sentito dopo essere stato trattato così: ha ricevuto un pugno di sabbia da chi era stato sostenuto da lui. Il problema che spesso si verifica (CREDO SOLO AL SUD) è che si dà quasi per scontato che si debbano fare dei favori, cioé che si debba impiegare del tempo in modo gratuito, ma per quale lontanto motivo? Ma qui credo che la cosa che veramente lascia perplessi è il fatto che sono proprio le persone intellettuali, professioniste nell’ambito artistico-culturale a prendere in giro, a sfruttare, e poi queste stesse persone hanno l’ipocrisia e l’incoerenza di mandare lettere aperte o di protesta ad assessori, rappresentanti degli enti locali, prendendoli in giro…io credo che stia qui soprattutto il paradosso. Come l’autrice del pezzo io credo che si è professionali solo quando oltre ad essere competenti nel proprio ambito lavorativo si è seri nei rapporti con chi collabora in qualsiasi modo…spero che si aprano bene gli occhi prima di consumare del tempo che poi nessuno rimborsa…
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