Pubblicato il: 28 Aprile, 2009

Vacanze Studio: L’Irlanda

viaggio-studio_tomasmascaliSono molti gli studenti universitari che decidono di passare dei periodi più o meno lunghi all’estero. Oggi abbiamo parlato con uno di loro, Michele, che ha passato un mese in Irlanda per una vacanza studio.

– Ciao Michele, come mai hai deciso di intraprendere questo viaggio?

Nel 2007, quando avevo 20 anni, ho deciso che era arrivato il momento di staccare per un po’, ma non volevo restare inattivo. Allora ho pensato di darmi da fare per imparare bene un’altra lingua, e di farlo dove quella lingua la parlano, e sono andato in Irlanda, a Dublino.

– Dove sei stato alloggiato?

Mi ha ospitato una famiglia irlandese, una madre con due figlie piccole. Penso fosse divorziata col marito, perché le bambine vedevano il padre solo nei fine settimana. Sono stati molto gentili con me, anche se abbiamo sempre mantenuto un rapporto abbastanza formale. Del resto erano esperti in materia, mi hanno detto che avevano già ospitato decine di studenti! Per studiare invece andavo in una scuola apposita per studenti stranieri col desiderio di imparare la lingua.

– Com’è l’Irlanda?

Bellissima, davvero… Non ci sono altri aggettivi per descriverla.

– Cosa ti è piaciuto di più di questo paese?

Non vorrei essere banale, ma non posso che rispondere la gentilezza e la disponibilità degli irlandesi, i paesaggi meravigliosi, e devo metterci anche la birra!

– Come interagivate tra voi, tutti stranieri di diverse nazionalità, e come interagivano gli abitanti del posto con voi?

Bene, molto bene. Parlavamo molto tra di noi e ci scambiavamo consigli e dritte. Del resto stando sempre a contatto con ragazzi stranieri è impossibile non integrarsi completamente con tutti. Ho potuto constatare poi la cortesia degli irlandesi in varie situazioni. Ad esempio una volta ci eravamo persi per strada, e un gruppo di ragazzi in macchina, senza che nemmeno glielo chiedessimo, ci ha dato un passaggio fino all’albergo che dovevamo raggiungere. A Cambridge invece, durante un altro viaggio studio che ho fatto, molti ragazzi del posto prendevano di mira proprio gli studenti stranieri, per semplici atti di bullismo o addirittura anche per scippi.

-E gli altri come si ponevano rispetto a te in quanto italiano?

Non posso negare che gli stereotipi su come ci vedono gli stranieri sono veri. Più volte sono stato apostrofato come “italiano” nel tipico senso di “pizza, mandolino, mafia e Berlusconi”, a volte scherzosamente, a volte in modo decisamente discriminatorio.

– Le vacanze studio. C’è più vacanza o più studio?

Un misto tra le due cose. Non mancavano certo ragazzi che erano lì solo per far baldoria, ma per la maggior parte eravamo persone serie. Al mattino si frequentavano sempre le lezioni, ma naturalmente la sera nessuno si faceva mancare le uscite e le feste, per divertirsi e al tempo stesso venire a contatto con la cultura irlandese.

-E infine, cosa ti è rimasto più impresso di questa esperienza?

Sicuramente il fatto che è vero che “tutto il mondo è paese”. Anche se all’apparenza sembra di essere lontanissimi da casa, in fondo i piccoli gesti quotidiani, le cose che davvero caratterizzano una persona, sono sempre gli stessi.

Tomas Mascali

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  1. ele ha detto:

    ehi michael sei venuto bene nella foto! pazzurdo *-*

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