Pubblicato il: 13 Ottobre, 2009

Vitamina L, l’antimafia

Vitamina LQuante volte la mafia è stata definita come una malattia che debilita il paese? Molte, eppure mai abbastanza. In altrettante occasioni è stato forte il desiderio di poterla debellare mediante una medicina, proprio come un malessere fisico. Magari una pasticca, capace di annientare questo epocale virus. Finalmente qualcosa di simile è possibile, almeno in via temporanea. Il merito è di “Vitamina L”, secondo meeting della legalità promosso dal comune pistoiese di Quarrata dal 24 al 30 Ottobre. Una serie di eventi improntati alla netta opposizione alle organizzazioni criminali ed all’illegittimità in generale, nonché alla sensibilizzazione dei più giovani nei confronti del rispetto delle regole. Un passo importante verso la liceità, argomento particolarmente caro ad una città che da sedici anni ospita in Settembre un’importante marcia per la giustizia, onorata fra gli altri da magistrati, giornalisti e missionari distintisi per l’eccezionale impegno nel settore. L’apertura dell’evento è prevista non a caso con la rassegna “SportINSIEME” ospitata dallo stadio comunale intitolato all’ispettore Filippo Raciti, assassinato il 2 Febbraio 2007 durante gli scontri fra ultrà scaturiti al termine della partita di calcio fra Catania e Palermo. Nell’occasione è annunciato l’intervento della vedova Marisa, pronta a ribadire una ferma condanna a tutti gli episodi di violenza nello sport. Si prosegue poi con la proiezione del film “Io ricordo” (domenica), alla presenza del protagonista Vincenzo Iannuzzo, che narra la storia di un padre intento a spiegare al figlio di dieci anni cos’è la mafia, tenendo vivo il ricordo di quanti hanno pagato con la vita la propria opposizione. Lunedì è quindi in programma il seminario “Condizioni di educazione alla legalità nella scuola: le discipline e l’ambiente di apprendimento”, al quale è stata invitata l’On. Maria Stella Gelmini, Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca. Martedì e Mercoledì è invece prevista l’intitolazione di una via cittadina e del locale Polo Tecnologico rispettivamente ad Antonino Agostino, poliziotto ucciso nel 1989 da Cosa Nostra, e Libero Grassi, imprenditore assassinato per mano mafiosa nel 1991 poiché ribellatosi al pagamento del “pizzo”. Giovedì è il turno della presentazione del libro “Chi ha paura muore ogni giorno – I miei anni con Falcone e Borsellino”, firmato dal magistrato siciliano Giuseppe Ayala; Venerdi, infine, è in programma la mostra “Coloriamo la legalità”, con esposizione dei lavori curati dagli alunni delle scuole provinciali. Un ricco calendario di eventi per ribadire ancora una volta che le idee delle vittime della mafia camminano ancora sulle nostre gambe.

Andrea Bonfiglio

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