Pubblicato il: 6 Dicembre, 2008

La realtà suddivisa in colori primi

Milano ospita il neoimpressionismo
Un emozionante incontro col colore. Esce dalle sale del Palazzo Reale di Milano pensando così, chi decide di visitare la mostra “Seurat, Signac e i neoimpressionisti”. Il percorso per il visitatore è articolato in sette sezioni che mostrano i capolavori attraverso una suddivisione per ordine cronologico e soggetti: ritratti, paesaggi, scene di vita contadina e della raffinata società borghese. Lo spettatore si perde così tra le vibrazioni del colore e lo stupore suscitato dalla minuzia delle pennellate, che si distinguono sulla tela come frammenti a se stanti di luce capaci però di trasmettere allo sguardo dell’assorto visitatore l’intera fisionomia di volti e paesaggi; questi lavori evocano la potenza creatrice del colore. Si inizia con le sale che raccontano dell’incontro da cui nacque la nuova tendenza, quello tra Seurat e Signac, per attraversarne gli sviluppi ed infine giungere all’ampliamento delle pennellate dei vari artisti e alla progressiva fine del movimento dopo la morte di Seurat nel 1881. Numerosi i capolavori esposti tra cui segnalo i lavori di Maximilien Luce nella sezione dedicata alla città.

Alla curatrice Marina Ferretti Bocquilon si deve il merito del gusto eccellente nella scelta dell’illuminazione delle opere e la tendenza ad una qualche interattività con lo spettatore, elementi che fanno di questa mostra un’insolita eccezione tra quelle generalmente offerte dal Palazzo Reale. Anzitutto il percorso espositivo è pensato anche per i bambini, con spiegazioni a doc di fianco ai quadri e la proposta di una serie di attività didattiche. L’ultima parte della mostra, infine, affronta approfondimenti relativi alle teorie del colore presentandone l’applicazione attraverso veri e propri “esperimenti” che il visitatore può fare sulla falsa riga tipica delle splendide esposizioni di matrice tedesca al Pergamon Museum. Non meno originale è l’invito rivolto ad ogni spettatore ad interpretare il grande capolavoro di Seurat Un dimanche après – midi à l’Île de la Grande Jatte, posizionando sulla traccia grafica del dipinto il proprio “puntino cromatico” tramite un adesivo. Un rinnovamento delle esposizioni che piace al pubblico milanese e che si spera duri nel tempo.

Eleonora Tosco

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