Pubblicato il: 16 Settembre, 2010

“Naftalina, un film andato a male… meravigliosamente inacidito”

Monika ZanchiSi è concluso da pochi giorni il primo set di Naftalina, un lungometraggio indipendente diretto dal videomaker catanese Ricky Caruso; gli attori principali del film sono: Monika Zanchi, Aldo De Luca, Irene Catania, Emiliano Cinquerrui, Rosario Adonia e Chiara Segreto. Aiuto Regia di Adriano Pricoco e Massimiliano Coppola. Direttore di Fotografia Ence Fedele.

Qui con me, a parlare del film, Ricky Caruso ed Ence Fedele. Si sono conosciuti sul set di Daniele Consoli (Invasione dagli Occhi) qualche anno fa. Ricky lavorava come effettista speciale ed Ence come operatore. Si è subito creata una sintonia tra loro e adesso collaborano insieme al progetto Naftalina.

Di cosa parla il film?

Ricky: Cercando di non svelare troppo la trama posso dirti che Naftalina racconta la perversa e ritualistica quotidianità di una famigliuola decisamente malsana: mettiamo in scena una serie di psicopatologie –anche estreme– ed osserviamo come interagiscono tra loro. Preciso però che questo film non è un horror canonico: anche se inizia come uno “slasher”, come un “torture porn”, il prologo è soltanto un’esca, un bluff… poi il racconto prosegue in maniera anomala, comunque personale. Abbiamo deciso di fregarcene di ciò che va di moda, ciò che non va di moda… e non è nostra ambizione nemmeno fare il capolavoro dell’anno (ride)… stiamo cercando di realizzare un prodotto che piaccia soprattutto a noi e devo ammettere di essere molto felice per come le cose si stanno evolvendo. E sono stra-felice, inoltre, di aver avuto come protagonista del film Monika Zanchi, starlette che negli anni ’70 ha lavorato in film adorabili come Spell Dolce Mattatoio, Emmanuelle e gli ultimi Cannibali, Suor Emmanuelle , di cui siamo tutti fans sfegatati.

Come sono andate le riprese?

Ricky: Bene. Finiremo di girare a metà ottobre, per adesso abbiamo realizzato tutte le scene più importanti, quelle con Monika. Ci siamo trasferiti a Palagonia (un paesino siculo) e dopo aver  colonizzato un intero palazzo abbiamo girato quasi tutti gli “interni” del film. Il set effettivo è durato 9 giorni (anche se io ed i miei collaboratori più stretti siamo rimasti in location per più tempo). Si lavorava anche 22 ore al giorno, senza sosta, ma i comparti tecnici ed artistici sono stati sempre operativi e professionali, nessuno si è risparmiato malgrado la stanchezza e il caldo terribile… anzi approfitto di questa intervista per ringraziare la fenomenale squadra dell’Accademia di Belle Arti reclutata dal mio aiuto regia Adriano Pricoco. Grazie ragazzi, siete stati fantastici tutti quanti… ci rivediamo ad Ottobre!

Ence: Siamo diventati un corpo unico, una macchina perfettamente funzionante, abbiamo lavorato insieme per un obiettivo comune. I ragazzi avevano voglia di imparare e hanno davvero dato il massimo. Personalmente non ho mai visto, nemmeno in set più grossi e importanti, una collaborazione umana e professionale come quella che ho riscontrato sul set di Naftalina

Naftalina - LocandinaNaftalina che tipo di finanziamenti ha avuto?

Ricky: Naftalina ha il pregio –e il limite– di essere un film totalmente indipendente. È stato co-prodotto da Kina Snc (società mia e di Irene Catania), Emiliano Cinquerrui per ANNEXIA, Rosario Samuel Adonia per VISIONESINGOLAREFACTORY, Adriano Pricoco per FUCKTORY, Alessandro Coppola, Ence Fedele e Fabio Vassallo. Quindi è il gruppo che ha unito le forze per dar vita al progetto… nessun finanziamento esterno. Nessuna produzione esterna. Non dobbiamo dire “grazie” a nessuno, se non a noi stessi. Pochi soldi, è vero, ma tantissima libertà… bisogna sempre star lì a far quadrare i conti, ma almeno non dobbiamo combattere contro i classici condizionamenti che ogni finanziatore esterno, vuoi o non vuoi, prima o poi impone.

Ence: Soprattutto qui in Sicilia, fare cinema significa avere agganci, frequentare certi salotti, procurare fondi e finanziamenti di cui non si conosce la provenienza o di provenienza squallidamente politica… Noi siamo fieri di essere anni luce distanti da questi mondi.

Che progetti avete per Naftalina?

Ence: Il film è pensato soprattutto per i festival del 2011. Lo stiamo girando con le attrezzature professionali di Kina snc e il supporto su cui lo faremo circolare sarà il bluray. Magari, chissà, riusciamo a farlo distribuire da qualche label per l’home video… speriamo almeno, anche perché ci sono le performance degli attori che, lo dico senza falsa modestia, meritano la condivisione più ampia possibile: hanno sconvolto positivamente anche noi tecnici. In ogni caso per adesso ci importa soltanto finire le riprese.

E la vita sul set?

Ricky: La vita sul set è stata dura, cameratesca ma anche vivace e spesso divertente. Eravamo circa 25 persone, abbiamo vissuto tutti insieme giorno dopo giorno, notte dopo notte, sempre in location… immersi nell’atmosfera acida degli interni di Naftalina. Poche sono state le occasioni per un pò di svago, per un pò di relax… ma una delle rare notti in cui non si girava (in pratica giravamo anche di notte… anzi: soprattutto la notte) siamo riusciti ad organizzare una doppia proiezione in terrazza. Abbiamo proiettato due film del grande Jorg Buttgereit: Nekromantik e Schramm. È stata una serata fantastica. Ammetto che già provo molta nostalgia del set, dei suoi folli ritmi… malgrado lo stress e tutti i disagi… e credo proprio che anche gli altri provino la stessa cosa.

Perché questo titolo?

Ricky: Qualche giorno fa, scherzando su Facebook, mi è capitato di scrivere che Naftalina è un film andato a male, scaduto bene… meravigliosamente inacidito… conservato in naftalina. Probabilmente è così… il titolo però riguarda soprattutto le psicologie dei personaggi principali… strutture mentali bloccate a forza con traumi assurdi, implose, conservate, appunto, in naftalina. Ma aspettiamo che il film sia finito… vogliamo organizzare delle anteprime in qualche cinema di Catania… guardando il film, spero, il titolo risulterà chiaro e inequivocabile.

Elena Minissale

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