Pubblicato il: 20 Febbraio, 2010

In volo senza confini, di Laura Mancuso

Spingendo quotidianamente i nostri limiti, riusciamo a piccoli passi a superare le paure che ci vietano il possesso della nostra esistenza” (Angelo d’Arrigo).

In tutto il mondo, in molti conoscono Angelo d’Arrigo. Qui a Catania, tanti suoi concittadini invece non lo conoscono. Angelo nasce nel 1961 a Catania e vive fino al 1983 a Parigi. Sognava di volare come gli uccelli in alto nel cielo ed è riuscito nella sua impresa: è salito a oltre 9000 metri in volo libero, fino a superare le vette dell’Everest e dell’Aconcagua, ha guidato le gru durante la migrazione, era un campione sportivo, un uomo che amava e rispettava profondamente la natura. Il 19 febbraio Laura Mancuso, moglie di Angelo, ha presentato, all’Orto Botanico di Catania, il suo libro In volo senza confini.

in volo senza confini minissale elena

In foto - Laura Mancuso

Introdotto dal direttore del Dipartimento di Botanica Pietro Pavone e commentato dal professore Luciano Granozzi, docente di Storia Contemporanea presso la facoltà di Lingue e Letterature straniere, il libro di Laura Mancuso si rivela con sincerità e passione. Il prof. Granozzi sottolinea che nel caso di Laura ed Angelo, il detto “dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna” non vale perché Laura è una donna che ha camminato al fianco del suo uomo, condividendone i sogni e i progetti, facendoli suoi e vivendo, adesso che lui non c’è più, una vita per due. In volo senza confini nasce quasi per caso. Laura aveva cominciato a scrivere per tenersi occupata dopo la tragica morte del marito e, in seguito, ordinando i pensieri, ha dato forma al libro. Laura, con voce pacata, ci tiene a precisare che Angelo non deve essere considerato un mito o un eroe, ma una persona che, con responsabilità e con una consapevolezza profonda dei limiti che la natura ci impone, ha avuto il coraggio di inseguire i suoi sogni. E’ questa la strada che ognuno dovrebbe seguire per essere felice. Nel suo libro c’è una storia raccontata senza fronzoli e senza veli, una storia autentica che svela come si può costruire qualcosa di bello sul pazzo dolore che la morte porta con sé, all’improvviso. Come, accogliendo il dolore, sia ancora possibile vivere.

Elena Minissale

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