Pubblicato il: 6 Novembre, 2008

Pagine di piacere

Per i più pigri la lettura di un libro potrebbe sembrare qualcosa di insostenibile, quasi impossibile… e solo l’idea di dover leggere 200, 300 o anche 500 pagine fa accapponare la pelle…ma un vecchio proverbio dice “Volere è Potere“. E privarsi di un piacere, come quello della lettura, sarebbe davvero un peccato. Gli amanti dei libri a volte non nascono come tali, basta infatti davvero poco per far sbocciare questa passione che trascina, chiunque lo permetta, in un vortice di emozioni. Sensazioni che coinvolgo così tanto da far capire quanto sia rilassante anche solo sfogliare le pagine di un vecchio libro evadendo per un attimo dalla propria quotidianità, la quale non sempre regala pensieri di buona compagnia. A volte anche il semplice gesto di regalare o ricevere un libro può scatenare inesorabilmente la molla che fa scattare il giusto innesco. L’elemento determinante è la scelta del libro,è davvero strano quanto si possa cambiare nell’arco anche solo di poche settimane. Con il giusto libro fra le mani, infatti, anche i più scettici potrebbero cambiare idea;proprio per questa ragione, almeno una volta nella vita, bisognerebbe che ognuno facesse il proprio tentativo. Chiunque, soprattutto i giovani, hanno dovuto subire “gli obblighi” scolastici di lettura; ma in quel caso si trattava, per la maggior parte delle volte, di letture classiche: dal Machiavelli a Virgilio, dal Manzoni a Dante. E questo come primo incontro con la lettura non può che sconcertare di primo acchito lo studente(non che non debbano essere apprezzati i Grandi appena citati,ma, le loro Opere,proprio per la Grandezza che le caratterizza, sono in molti casi considerati gli artefici del rapporto-scontro con la lettura per i giovani). Il trucco, infatti, non sta che nel saper trovare il proprio genere e il gioco sarà fatto! E sono davvero tanti i generi su cui poter spaziare. Ecco solo alcuni esempi: per gli amanti dei misteri e dei crimini ecco subito il romanzo giallo/poliziesco; il romanzo d’amore, invece, è il miglior compagno per chi adora quelle straordinarie storie quasi da favola, con quel lieto fine capace di far scendere una lacrima anche al più insensibile essere umano; mentre per tutti coloro che amano la fantasia e sognare ad occhi aperti mondi lontani e magici il genere fantasy sarebbe l’ideale strumento per proiettarsi, pagina dopo pagina, nelle colorate realtà di fate, draghi, gnomi, nani ed elfi.

Nella società di oggi in cui la mondanità, la confusione, il caos, le mode, i messaggi ininterrotti di perfezione fisica, le crisi economiche, le lotte di potere (e si potrebbe continuare…) è davvero bello staccare la spina, spegnere la TV, sedersi in poltrona e catapultarsi nel Mondo della Lettura.

Federica Campilongo

Displaying 2 Commenti
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  1. Bina ha detto:

    Ciao Fede…sono Bina di Carmelo…Eh, si, cuginetta, la vita è strana…ci incontriamo qui….

    Condivido assolutamente quello tu dici e aggiungo che bisogna puntare sulla lettura, investire, invogliare i più giovani. é su loro che bisogna puntare in quanto sono il mondo di domani. La lettura è diventata “roba da vecchi”, quando invece è un tesoro, ancora nascosto, ma pur sempre un tesoro…scopriamoloooooooooooo!

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  2. claudialepo ha detto:

    Ciao, sono del tutto d’accordo con te. Studio e amo i media, proprio per questo ho bisogno di staccare la spina con la miglior tisana del mondo: un libro. Nessuno potrà mai sostituirli, se li bruciassero tutti quanti credo che nel giro di un anno ne riscriveremmo un milione (un centinaio scritti dal solo Steven King). Internet, gli ebook, la tv, non sono nemici dei libri, tutt’altro. Come dimostra il tuo bell’articolo i media sono veicoli di amore per la lettura e ampliano il piacere di concedersi qualche ora di lettura ogni tanto.
    L’unica cosa che nuoce ai libri è quello strano pudore che circonda a volte i lettori, quasi come se leggere fosse un’attività da emarginati.
    In questo però l’umanità sta facendo passi da gigante e il fenomeno è stato quasi del tutto ricacciato nel suo habitat naturale, la scuola!

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