Pubblicato il: 27 Giugno, 2008

Arrivano i barbari…solo in libreria?

Alessandro BariccoConferenza a Milano con Alessandro Baricco

Il nostro autore viene accolto da tanti affezionati, qualcuno è qui da ore perché temeva di non trovare posto. Baricco è a Milano ospite del cinema Anteo per raccontare del suo nuovo libro: “I Barbari”, opera che indaga la società a noi contemporanea e spiega il disagio di chi, nato in un mondo scandito da tempi più lunghi, localismi e comunicazione non ancora globalizzata, ora si ritrova in una realtà in cui regnano movimento e globalizzazione del sapere.

Chi sono questi barbari? Siamo soprattutto noi che in mezzo a tutto ciò siamo cresciuti, ma barbari sono anche tutti gli altri che, volenti o nolenti, si sono fatti contagiare da questa nuova civiltà per il solo fatto di viverci all’interno e averne appreso qualche linguaggio. Che lingua parlano questi inasori e come affrontano la conoscenza? Baricco ci apre gli occhi in merito: google è il più grande motore di ricerca in Internet; miliardi di persone ogni giorno si appellano a questo strumento per risolvere problemi, cercare notizie e verità sul mondo. E’ opportuno notare una prima questione: noi ci fidiamo del parametro utilizzato da google per gerarchizzare le pagine web e decidere quale tra le milioni di quelle esistenti su un determinato argomento noi dobbiamo leggere per prime. Baricco afferma che più una pagina viene segnalata da altri siti attraverso link di riferimento, più acquista priorità agli occhi di google. Di certo è un criterio geniale…ma quanto si può definire veritiero?

L’autore fa un esempio calzante: se si cercasse una notizia relativa al chador musulmano, google presenterebbe come pagine prioritarie quelle presenti nelle zone della rete che più sono soggette a visite da parte di chi possiede un computer ed una connessione. Come ben sappiamo il Sud del mondo ne è molto poco provvisto! Diciamo pure che se esistesse una pagina web di un sito iraniano trattante il tema del chador, magari anche in modo più veritiero rispetto ad altri di maggior frequentazione, il motore di ricerca non la identificherebbe. Questo in linea di massima è il criterio di verità cui noi tediamo ad affidarci. Nella vecchia società, un elemento prendeva significato se se ne approfondivano le singole dinamiche e risultava esserne più pregno se indagato nei suoi albori. Oggi un oggetto acquista senso più si relaziona ad altri, e viene maggiormente indagato per le dinamiche che crea quando inizia ad essere in attività col mondo.

Due società, una al tramonto ed una agli albori coesistono ancora.

Questo libro affronta dopo averne analizzato le principali dinamiche, le soluzioni al problema.E’ bene che chi è immerso nella nuova realtà, non si lasci trasportare passivamente dal fiume in piena del suo dinamismo a volte troppo superficiale, ma è anche opportuno che chi vive la nuova civiltà come “quella dei barbari”, si arrenda alle dinamiche del fenomeno inarrestabile della globalizzazione senza trincerarsi dietro atteggiamenti che rischiano di trasformarsi in un’operazione museale. Parafrasando le bellissime parole dette da Baricco nel concludere la conferenza, è necessario far comprendere alla vecchia società e a chi sente di appartenervi in molti valori, che gli spetta il compito importante e raffinato di scegliere cosa del vecchio mondo è necessario portare in quello contemporaneo affinché si salvi e possa diventare nuovamente se stesso in un tempo nuovo.

Eleonora Tosco

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