Pubblicato il: 13 Maggio, 2009

[Ciclo Librerie] Cavallotto: tre generazioni di librai

immagine-per-libreria-cavallottoNegli uffici della libreria Cavallotto di Corso Sicilia, abbiamo avuto il piacere di intervistare una impegnatissima Anna Cavallotto, che tra una telefonata e un documento da consultare ha avuto la pazienza di rispondere esaurientemente alle nostre domande.

– Buongiorno, signora. Quali sono le origini di questa storica libreria catanese?

Ironicamente, le origini di questa storica libreria catanese sono da cercare non a Catania, ma a Caltanissetta. E’ stato lì, nel 1954, che la nostra storia è nata, grazie alla passione di mio padre, Vito Cavallotto. La libreria è nata in effetti come Circolo Culturale, promotore di importanti eventi culturali.

– Ce ne può dire qualcuno di particolarmente rilevante?

Consideri che frequentatore abituale del circolo era Leonardo Sciascia, e che le prime mostre di pittori del calibro di Greco e Guttuso furono organizzate proprio nei locali di Caltanissetta.

– Il trasferimento a Catania a quando risale?

Nel 1969 mio padre decise di aprire la sede attuale, questa in Corso Sicilia, e Cavallotto diventò ufficialmente anche una libreria. Fu peraltro una delle primissime librerie self-service in Sicilia, in cui il cliente poteva girare tranquillamente tra gli scaffali a cercare i suoi libri. Vennero aperte anche altre sedi in Sicilia, ma dopo la morte di mio padre nel 1983, la libreria passò in gestione a mia madre, me, e le mie sorelle, e decidemmo di tenere aperti solo questi locali e quelli di Viale Ionio, sempre a Catania. Da allora ad oggi ci siamo tolti parecchie soddisfazioni, ad esempio nel 2008 abbiamo vinto il Premio Nazionale per Librai Luciano e Silvana Mauri. [N.d.R: a cui si riferisce la foto]

– Che rapporti avete con l’Ateneo catanese?

Innanzitutto anche noi offriamo lo sconto del 27 % sui testi universitari, offerta che si fa solo nelle librerie catanesi, tanto che molti miei colleghi di altre città mi chiedono come facciamo a portarla avanti. Oltre poi ad organizzare tanti eventi culturali (presentazione di libri e di spettacoli teatrali, ad esempio), abbiamo istituito una borsa di studio del valore di 2000 Euro, il Premio di Laurea Vito Cavallotto, rivolta agli studenti che presentino una tesi particolarmente meritevole sul tema dell’editoria e del libro nello sviluppo editoriale. Il preside Iachello poi è sempre stato molto vigile e attento sul mondo delle librerie, creando così un ponte fra noi e l’ateneo per la formazione dei neolaureati che, diciamocelo, hanno spesso una formazione parecchio superficiale.

– Anche una libreria grande e affermata come la vostra soffre della crisi, del settore e non solo?

Naturalmente. L’elemento che ci mette più in difficoltà sono le librerie di catena. Nonostante le legge sul libro, parecchio pasticciata peraltro, noi librerie indipendenti siamo molto in difficoltà di fronte a questo “assalto”, e ci viene molto difficile far pareggiare i conti. E questo è ancora più triste se si guarda all’oggettivo divario qualitativo tra noi, e qualunque libreria indipendente, e quelle di catena. Hanno solo libri scadenti, e il personale è scarsamente qualificato. Non ci lavorano librai, persone con la passione per i libri, ma semplici commessi. Da parte mia, in quanto membro attivo dell’Associazione Italiana Librai, faccio e farò di tutto per garantire un futuro alle librerie indipendenti.

– Quindi lei non sarebbe disposta a scendere a compromessi, commercializzandosi, pur di salvare la libreria in caso di tempi ancora più duri?

No guardi, piuttosto chiuderemo.

Tomas Mascali

Displaying 1 Commento
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  1. ele ha detto:

    intervista molto interessante, la libreria Cavallotto effettivamente è una delle librerie indipendenti di Catania più qualificate: come dice la stessa Anna Cavallotto in molte librerie di catena i dipendenti non sono qualificati, ma entrando in una libreria come Cavallotto (e altre, comunque) si trovano impiegati che conoscono la maggior parte dei libri in vendita se non tutti. Sanno dove cercarli, hanno una conoscenza ampia delle opere di moltissimi scrittori e offrono un servizio eccellente alla clientela. Ci si sente “a casa”. certa (e naturale) è anche e tuttavia la presenza di libri commerciali in quantità, ma l’essenziale è trovare anche la buona letteratura (e cosi è).

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